FINANZA & POTERI

Fondazione Crt, altri due indagati

Raggiunti dall'avviso di garanzia Canavesio e Di Mascio, che si aggiungono ai precedenti 10 già sotto inchiesta per "interferenze illecite sull'assemblea". Voci sul cambio di imputazione all'ex presidente Palenzona, accusato di "corruzione tra privati"

Ci sono due nuovi indagati nei filoni dell’inchiesta della procura di Torino che ruota intorno al “patto occulto” fra i consiglieri di indirizzo della Fondazione Crt. Secondo quanto si è appreso uno è Davide Canavesio, che si è dimesso dal Cda dell’ente lo scorso 7 agosto, mantenendo gli incarichi nelle partecipate, in primis quello di presidente delle Ogr. Il secondo avviso di garanzia ha raggiunto Anna Maria Di Mascio, componente del Consiglio di amministrazione, espressione del mondo del volontariato ed ex sindaco di Ogr.

Gli indagati sono ora in tutto 12, accusati di “interferenze illecite sull’assemblea” per il presunto “patto occulto”, tra consiglieri di Indirizzo in carica ed ex (Corrado Bonadeo, Paolo Garbarino, Gianluca Gaidano, Michele Rosboch, Elisabetta Mazzola, Davide Franco, Alice Colombo) e consiglieri di amministrazione (Antonello Monti e Caterina Bima). Secondo l’accusa avrebbero cercato sulla base di accordi segreti di condizionare le decisioni della Fondazione, attraverso «un patto di consultazione e di pre-adesione al gruppo consiliare “La Fondazione di Domani” nel Cdi Crt predisposto e fatto circolare dal Bonadeo e sottoposto a coloro che ricoprono e ricopriranno il ruolo di componenti del Consiglio d’indirizzo”.

Mentre con l’accusa di corruzione tra privati è sotto indagine, in un secondo filone sempre condotto dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Elisa Bergamasco e Paolo Del Grosso, l’ex presidente della fondazione, Fabrizio Palenzona. Secondo voci che circolano in ambienti giudiziari nei suoi confronti potrebbe profilarsi un cambio di imputazione nel più grave reato di estorsione. I pubblici ministeri hanno esteso gli accertamenti dopo aver analizzato il contenuto di alcune chat prelevate dei mesi scorsi dalla guardia di finanza.

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