POLITICA & GIUSTIZIA

Idroelettrico, il Piemonte vince in tribunale anche contro Enel

Dopo aver superato indenne il ricorso di Eisacwerk sul partenariato con Iren, la Regione batte anche il colosso di Stato sui canoni di concessioni. Una sentenza che vale 91 milioni. Marnati: "Ora acceleriamo sulle gare"

La Regione Piemonte ha tutto il diritto di modificare i canoni per la gestione delle grandi derivazioni idroelettriche. È quanto sancito dalla sentenza del Tribunale superiore delle Acque pubbliche di Roma in merito al ricorso di Enel che ora dovrà versare i 91 milioni reclamati da Alberto Cirio. Risorse che la Regione aveva già messo a bilancio e che quindi non rappresentano un tesoretto aggiuntivo, ma che certo serviranno per incrementare il flusso di cassa.

La nuova legge regionale ha fissato, all’articolo 4, le componenti fissa (pari a 40 euro per chilowatt di potenza nominale media di concessione) e variabile del canone (pari al 3% dei ricavi), prevedendo che la componente variabile del canone possa essere inserita nel bando di gara come oggetto di offerta economica per l’assegnazione della nuove concessione. Ed era proprio contro questa norma, approvata mentre esisteva una concessione in atto, che Enel ha fatto ricorso. Sono numerose le concessioni di cui gode Enel in Piemonte, compreso l’impianto di Venaus in Valsusa e quello di Entracque (Cuneo) dove c’è la più grande installazione idroelettrica italiana, entrata in funzione nel 1982 e intitolata a Luigi Einaudi.

Insomma, una buona notizia per la Regione dopo aver vinto anche un altro ricorso, quello di Eisacwerk  contro la procedura di partenariato (Ppp) avviata con Iren Energia. “Ora potremo finalmente incassare da Enel i soldi che ci spettano e avviare le gare per le nuove assegnazioni” afferma l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati. Quella dell’idroelettrico è una partita importante con concessioni che cubano miliardi di euro e per questo ha deciso di costituire una direzione ad hoc per la loro gestione. Tredici sono quelle già scadute, di cui sette di Iren “che andranno a gara in primavera” assicura Marnati. Intanto “abbiamo contattato anche gli altri sei operatori e di quelle gare ci occuperemo il prossimo anno”. Infine ci sono le concessioni di Enel che scadranno nel 2029 ma sulle quali è necessario già iniziare ad avviare le procedure.

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