LA SACRA RUOTA

I concessionari Stellantis "licenziano" Tavares

La rete dei dealer scrive alla von der Leyen per sostenere Acea, l'associazione europea dei costruttori di auto, guidata dall'italiano de Meo che chiede di rinviare l'entrata in vigore delle nuove regole sulle auto elettriche. E al portoghese fischiano le orecchie

Vendono le sue auto ma non sono d’accordo con lui sulle strategie. È davvero un brutto momento per Carlos Tavares che, dopo aver ricevuto un avviso di licenziamento dagli azionisti – con l’avvio delle procedure per la ricerca del nuovo ceo – ora assiste alla contestazione dei concessionari Stellantis. La rete dei dealer, infatti, ha indirizzato una lunga lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per sostenere l’Acea, l’associazione europea dei costruttori di auto, guidata dall’italiano Luca de Meo. Senza troppi giri di parole affermano di condividere la richiesta avanzata all’Ue dall’attuale ad di Renault di rinviare di due anni al 2027 l’entrata in vigore delle nuove regole sulle auto elettriche. E il fatto che de Meo sia il più accreditato a guidare quel polo europeo dell’auto “modello Airbus” che potrebbe nascere dalla fusione con Stellantis, operazione benedetta dal governo francese e nient’affatto sgradita da John Elkann, dovrebbe far fischiare le orecchie al manager portoghese.

I concessionari di Stellantis chiedono di spostare in avanti – almeno al 2027 – la data fissata per il 2025 per l’entrata in vigore della riduzione dei limiti sulle emissioni auto (che dall’anno prossimo è previsto che scendano a 95 gCO2/km). Gli obiettivi fissati, scrivono, non sono raggiungibili nelle condizioni attuali dei mercati che hanno visto, a settembre, un crollo del 43,9% delle vendite di veicoli elettrici. “Si assiste – scrivono nella missiva i concessionari di Abarth, Alfa Romeo, Citroen, Ds, Fiat, Lancia, Jeep, Opel e Peugeot – a una forte riluttanza da parte dei clienti ad acquistare vetture Bev poiché i prezzi sono ancora estremamente alti e le infrastrutture di ricarica insufficienti. Ciò ci pone in una posizione contraria a quella del produttore che rappresentiamo, che rimane ottimista circa il rispetto di queste severe normative Ue”.

Una posizione in aperto contrasto a quanto ha sempre sostenuto Tavares che, invece, si è detto ottimista sul rispetto dei regolamenti della Ue, dichiarandosi contrario alla proroga. Che, invece, ha chiesto anche l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, con a capo l’italiano de Meo.

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