Dirigenti sanitari, poche le risorse nella legge di bilancio

"L'aumento dell'indennità di specificità medica previsto nella legge di Bilancio è ridicolo per il 2025 e sostanzialmente rimandato al 2026, con una penalizzazione per i dirigenti sanitari che la defiscalizzazione aggraverebbe oltremodo". Per l'Intersindacale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari il provvedimento, che il ministro della Salute Orazio Schillaci è pronto a far commutare in defiscalizzazione nonostante l'opposizione delle rappresentanze, è da correggere "mettendo solo più risorse da erogarsi dal 2025 e distribuite più equamente". Per salvare il Ssn, tuttavia, "non sono sufficienti gli interventi sulle buste paga". Serve, spiega l'Intersindacale (composta da Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil medici e dirigenti Ssn, Fvm e Uil Fpl medici e veterinari), "potenziare i servizi a partire dalla prevenzione, investire sui contratti di lavoro e sul trattamento degli specializzandi, ma soprattutto un piano straordinario di assunzioni senza il quale non si possono migliorare le condizioni di lavoro per rendere attrattivi i servizi, i professionisti vogliono soprattutto lavorare bene per migliorare la qualità delle cure". Per questi motivi l'Intersindacale ha avviato la mobilitazione unitaria di tutte le categorie professionali che riunisce, un programma di azioni di protesta diffuso su tutto il territorio con l'obiettivo unitario di un urgente cambio di rotta nelle politiche generali per la salute. Per arrivare infine il 13 novembre alla conferenza unitaria degli esecutivi nazionali e regionali di tutti sindacati che ne fanno parte. 

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