Radicali, caduta di Assad 10 anni in ritardo mentre Italia dorme

"Siamo stati gli unici a fare della questione siriana una priorità. Ora Nordio emani il Codice dei crimini internazionali". A sostenerlo in una nota sono Igor Boni e Giulio Manfredi di Europa Radicale. "Dal 2012 al 2023 le iniziative radicali, gran parte delle quali partite da Torino con l'Associazione radicale Adelaide Aglietta, hanno tentato in ogni modo di portare la questione della guerra ai civili in Siria da parte di Assad e Putin al centro del dibattito politico - spiegano - Oggi Assad ha abbandonato il Paese ma possiamo dire senza dubbio che lo fa con 10 anni di ritardo, grazie alla connivenza e l'indifferenza internazionale". "Intanto l'Italia continua a dormire; per questo chiediamo al ministro Nordio l'emanazione, come promesso, del codice dei crimini internazionali che consentirebbe denunce contro il regime da parte di esuli e vittime. Oggi con la fuga di Assad si apre una possibilità, ma senza un intervento internazionale immaginare in Siria una normalizzazione è pura illusione", concludono Boni e Manfredi. 

print_icon