PASSATO & PRESENTE

"Poli" opposti che si attraggono, Saracco sul palco di Lo Russo

Per la prima volta insieme l'ex rettore dell'ateneo e il sindaco di Torino, dopo essersi contesa la candidatura. Si alternano sulla ribalta delle Ogr nel tradizionale appuntamento di fine anno del primo cittadino. E qualcuno già evoca una clamorosa rentrée

Prima è stato Alberto Cirio a blandirlo, lasciandogli intendere che certo non si sarebbe dimenticato di lui, pur di non ritrovarselo in modo rocambolesco candidato contro alle regionali; ora tocca al suo partner istituzionale Stefano Lo Russo strizzargli l’occhio ed evitare che venga ingaggiato da destra o da sinistra per mettergli i bastoni tra le ruote sulla strada della riconferma alla guida della città. Così, questa mattina, a sorpresa si è materializzato sul palco delle Ogr per il tradizionale appuntamento di fine anno del sindaco di Torino anche Guido Saracco. Proprio lui, l’ex rettore del Politecnico, che per qualche tempo ha accarezzato l’idea di sedersi al piano nobile di Palazzo civico, pungolato da quella sinistra, interna ed esterna al Pd, che lo voleva in campo proprio al posto dell’attuale primo cittadino, anche lui docente al Politecnico. Le cose, come noto, andarono diversamente; il comunicato con cui Saracco annunciò il suo passo indietro dopo mesi di silenzio fu l’epitaffio su ogni ambizione politica.

Concluso il suo mandato da Magnifico in corso Duca degli Abruzzi, ha atteso invano una chiamata: la guida del Centro per l’Intelligenza artificiale è presto sfumata, la presidenza della Compagnia di San Paolo è finita al suo predecessore in corso Duca degli Abruzzi Marco Gilli (anche lui presente alle Ogr, in una delle sue rare puntate su Torino, per omaggiare il sindaco che l’ha nominato). Intanto Saracco coltiva la passione per la divulgazione e quel suo vecchio pallino di coniugare tecnologia e umanesimo ben raccontato in “Tecnosofia”, scritto a quattro mani con il filosofo Maurizio Ferraris.

Non è certo rimasto fermo in questi mesi. Ha accettato la guida della Biennale Tecnologia e ha fondato Prometeo, la piattaforma collegata all’evento per i contenuti culturali del Politecnico; collabora con il Teatro Stabile e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Ricerca, cultura, divulgazione restano gli ambiti nei quali si muove con un occhio, sempre attento alla politica. C’è chi è pronto a scommettere che l’ex rettore non si sia affatto rassegnato a rimanere un osservatore e che presto potrebbe tornare sulla scena. È noto il suo rapporto stretto con il numero uno dei Moderati Mimmo Portas, così come non è passata inosservata la sua partecipazione alla convention liberal-democratica di Milano, organizzata dall’ex renziano Luigi Marattin, lo scorso 23 novembre. “Quando mi chiamano, io vado” si schermisce lui, quasi con distacco. Eppure, nella corte cittadina, il chiacchiericcio non s’arresta. Semmai è stata la sua prolusione alle Ogr ad avere avuto qualche attimo di incertezza quando per ragioni sceniche ha messo in bocca un gianduiotto che complice, forse, lo scarso livello di salivazione sembrava non volesse più andare giù, impastando la cavità per lunghi secondi in attesa di riprendere il suo speech sull'intelligenza artificiale.

Sulla sua pagina Instagram ha da poco festeggiato i 15mila follower, tra reale e virtuale la sua presenza resta costante. In pochi credono che il suo rapporto con Lo Russo si sia disteso anche dopo la sua presenza sul palco ma certo ha tenuto acceso un riflettore. “Me l’hanno chiesto, ci sono andato”.

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