WELFARE & LAVORO

Arrivano i soldi per i lavoratori Stellantis. Sostegno al reddito, il fondo fa flop

Nel 2024 la Regione Piemonte ha messo 800mila euro per i dipendenti Delgrosso ma quelle risorse sono ancora quasi tutte lì. In una Babele di sussidi anche chi ne avrebbe realmente bisogno fatica a orientarsi. Boccata d'ossigeno per le tute blu di Mirafiori

Persino i disoccupati non sanno più come districarsi nella Babele di programmi e sussidi che s’accavallano tra Europa, Stato e Regioni e che talvolta rispondono alla necessità di assecondare il consenso più che di aiutare l’ampia platea di coloro che si trovano in un reale stato di difficoltà. Lo dimostra il flop di un fondo istituito l’anno scorso dalla Regione Piemonte per “lavoratrici e lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori”: budget iniziale da 800mila euro, ne restano ancora 720mila. Era nato per rispondere alla crisi della Delgrosso, con gli operai – caso più unico che raro – scoperti da ogni tipo di sostegno. Fu l’opposizione a premere affinché venisse istituito ma a quanto pare nessuno se n’è accorto e oggi in Commissione all’assessore al Lavoro Elena Chiorino non è rimasto che ammettere il fallimento di una delle tante misure nate sull’onda di una crisi, per assecondare un sindacato particolarmente battagliero. “La Regione istituisce dei fondi per il sostegno al reddito e poi non ne parla. Perché i cittadini non ne conoscono l’esistenza?” chiede la capogruppo del M5s Sarah Disabato. Diversa la versione di Chiorino, secondo cui “vista la complessità delle crisi in atto, avere quel tipo di ammortizzatore può essere utile, fermo restando che possiamo rimodularlo in corso d’opera”.

L’assessore Chiorino si è soffermata anche su un’altra misura promessa in campagna elettorale da Alberto Cirio, cioè l’integrazione regionale alla cassa integrazione dei lavoratori Stellantis di Mirafiori. In ossequio alle promesse fatte in primavera, Chiorino ha confermato l’intenzione di varare una misura per chi “da 17 anni lavora a singhiozzo” e lo farà attraverso le risorse del programma Gol del Pnrr, un ulteriore tesoretto da 161 milioni. Cambia dunque l’origine dei fondi messi a disposizione (in principio era l’Fse+). Cosa muta da un punto di vista pratico? Per le casse regionali, consentirà di liberare risorse europee e regionali per una serie di altre politiche, per i lavoratori, invece, l’aiuto economico sarà vincolato alla formazione professionale. Non due sussidi, dunque, ma una sorta di incentivo alla formazione. “Siamo ancora alle parole” tuona Disabato che chiede di “passare ai fatti”. Questione di settimane per mettere a punto le ultime questioni tecniche, rispondono dall’assessorato.

Complessivamente ammonta a 579,7 milioni di euro lo stanziamento di risorse sul 2025 per le direzioni Istruzione, Lavoro e Formazione guidate da Chiorino, con un incremento di 46,6 milioni. Tra i principali obiettivi da raggiungere figurano le iniziative per l’inclusione, che spazia dai soggetti con disabilità a tutte le fasce deboli per favorire l’accesso al lavoro per disoccupati, persone con disagio sociale e sottoposte a misure restrittive.

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