SAN GAUDENZIO

Silicon box, Canelli commissario. Nastri regista (e paciere)

Via libera alla designazione del sindaco di Novara per guidare l'insediamento del colosso dei chip. Pressing di Cirio su Urso. Decisivo il viatico del senatore di Fratelli d'Italia: "È la persona giusta". Una mossa per riportare serenità nel frizzantino centrodestra novarese

Sarà Alessandro Canelli il commissario straordinario per l’insediamento italiano di Silicon Box, colosso della microelettronica di Singapore, nell’area di Agognate, accanto allo stabilimento di Amazon e nei pressi del casello di Novara Ovest dell’autostrada Torino-Milano. Una figura nominata dal Governo, a cui viene affidata tutta la fase autorizzativa, che trattandosi di un progetto strategico di interesse nazionale godrà di poteri speciali, corsie preferenziali, procedure in deroga e di tempi brevissimi.

Una decisione, quella di designare il sindaco della città su cui insiste l’opera, che non solo segue il modello già intrapreso in passato con Genova per la ricostruzione del Ponte Morandi, ma che nello specifico soprattutto riconosce e premia il ruolo svolto da Canelli nella complessa fase propedeutica all’investimento, vincendo la concorrenza di tanti potenziali concorrenti, riuscendo a proporre assieme alla Regione Piemonte un progetto convincente. E proprio il governatore Alberto Cirio ha dato il suo placet a Canelli, perorando la nomina.

“Forte sostegno” all’indicazione del sindaco leghista è arrivato da Gaetano Nastri, ras novarese di Fratelli d’Italia, che ha espresso il suo gradimento direttamente al ministro delle Imprese Adolfo Urso nel corso di un incontro a Palazzo Piacentini. “Canelli, grazie alla sua esperienza amministrativa e alla sua visione per lo sviluppo del territorio, è la persona giusta per guidare l’operazione Silicon Box verso il successo”, afferma il senatore. Un via libera che, sul piano politico, manifesta la volontà del capo dei meloniani di mettere definitivamente alle spalle screzi e tensioni che negli ultimi mesi hanno caratterizzato la maggioranza di centrodestra a Palazzo Cabrino. Una ritrovata (e rinnovata) concordia le cui basi erano state costruite prima di Natale in un colloquio vis-a-vis a San Lorenzo in Lucina negli uffici dell’Ifel, lontano da orecchie indiscrete e al riparo da qualche lingua biforcuta.

E così dopo il semaforo verde dell’Unione Europea agli aiuti di Stato (1,3 miliardi di euro, pari al 40% dell’investimento complessivo da 3,2 miliardi) con la nomina di Canelli l’operazione può finalmente partire. Quello di Novara è destinato a diventare il primo impianto europeo di produzione di chip, che verranno utilizzati per applicazioni di intelligenza artificiale, di calcolo ad alta velocità, per modelli linguistici di grandi dimensioni, per veicoli elettrici e auto ma anche per dispositivi smart, mobili e indossabili e molto altro. La particolarità dell’offerta di Silicon Box è nell’architettura proprietaria e modulare sviluppata basata su “chiplet”, semiconduttori i cui componenti per funzionare si possono adattare sul modello dei Lego. L’impianto porterà alla creazione di 1.600 posti di lavoro diretti altamente qualificati, a cui si aggiungeranno altri 2mila impieghi nell’indotto. Durante la fase di costruzione saranno attivati altri 1.000 posti di lavoro temporanei.

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