Consiglio Torino boccia il referendum sul crocifisso in Aula
16:40 Lunedì 17 Febbraio 2025
Con 29 voti contrari e il solo voto favorevole del proponente, il Consiglio comunale di Torino ha respinto la delibera di iniziativa consiliare del Radicale Silvio Viale, che chiedeva un referendum consultivo sulla presenza del crocifisso in Sala Rossa, l'aula dove si tiene l'assemblea cittadina. Una battaglia portata avanti da tempo da Viale che oggi ha depositato altre 4 delibere sul tema e ha portato in aula un cestino pieno di piccoli crocifissi che - ha spiegato - "alla fine della vicenda darò a tutti i consiglieri: visto che sono cosi felici di avere il crocifisso in aula così potranno averne tutti uno". "Abbiamo già votato due volte sull'argomento e alcuni consiglieri si sono espressi contro la presenza del crocifisso quindi c'è una mancanza di rispetto verso di loro - ha detto Viale -. Dev'essere una scelta condivisa qui invece è imposto, chiediamo dunque cosa ne pensano i cittadini". Alla fine della discussione la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, che aveva richiamato più volte Viale per l'esposizione dei crocifissi sul banco, lo ha fatto allontanare dall'aula.
Per Enzo Liardo (FdI) "quella del collega è un'ossessione e il Consiglio si è già espresso", mentre Giuseppe Catizone (Lega) ha ricordato che "c'è anche il parere negativo di regolarità tecnica oltre al fatto che la maggioranza si è già espressa". In risposta a Viale il consigliere Angelo Catanzaro (Pd) ha mostrato un cartello con la scritta 'Viale Torino ha dei problemi seri, basta provocazioni'. "La laicità delle istituzioni è un concetto che non e ancora stato digerito dalle istituzioni e che per noi significa democrazia e libertà" ha osservato Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista) esprimendo però parere negativo al referendum, "perché pensiamo che la cittadinanza debba essere coinvolta su altri temi". "Io sono laica ma ritengo che il crocifisso debba rimanere", ha sottolineato Ivana Garione (Moderati) mentre Andrea Russi (M5s) ha precisato che "non siamo di per sé contrari a questo referendum ma è uno strumento che deve partire dai cittadini non da un consigliere comunale".