Giovani FdI propongono via a Ramelli, scontro con il Pd a Biella

Dopo la mozione del Partito Democratico, in consiglio comunale, per cancellare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è ancora polemica a Biella tra Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia e il Pd. Questa volta gli animi si sono accesi dopo la richiesta dei giovani di destra di intitolare una via a Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975 da un gruppo di studenti di Avanguardia Operaia. "Sfugge al comune senso della logica il solito e trito benaltrismo che FdI affida questa volta a Gioventù Nazionale - scrive sui social il consigliere Dem Andrea Basso - La revoca della cittadinanza a Mussolini non risponde ai bisogni della città, ma la proposta (loro) di intitolare una via a Sergio Ramelli evidentemente sì: misteri della logica". "Se solo i giovani nostalgici avessero dato un'occhiata all'ordine del giorno del consiglio comunale avrebbero visto che il Pd ha promosso la maggior parte delle interrogazioni, tutte su tematiche ben concrete", conclude Basso. Francesco Nicolini, segretario provinciale di Gioventù Nazionale Biella, replica parlando di "una guerra ideologica" usata come "scudo per mascherare l'assenza di idee concrete". "Chissà, forse Mussolini vi manca più di quanto vogliate ammettere, visto quanto spazio gli dedicate in consiglio comunale. E mentre giocate con le simbologie, - prosegue Nicolini - ignorate ciò che davvero dovrebbe unire: il rispetto per chi ha pagato con la vita per le proprie idee. Sergio Ramelli ne è un esempio tragico e luminoso allo stesso tempo. Ucciso brutalmente a soli 18 anni per un'idea politica, rappresenta la violenza cieca di quegli anni, ma anche il coraggio di chi non ha avuto paura di pensare con la propria testa. La sua memoria merita rispetto, non sarcasmo né disprezzo: è un simbolo autentico di libertà e di sacrificio, che dovrebbe unire e non dividere".

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