SANITÀ & GIUSTIZIA

Città della Salute, caos nei conti.
Quel milione sparito dai debiti

Si allontana l'approvazione del bilancio 2024 su cui pesano le presunte irregolarità precedenti. Il commissario, domani in commissione a Palazzo Lascaris, ha scritto alla Regione Piemonte evidenziando le perizie disposte dalla Procura - LA LETTERA

Aver tolto il camice ai medici per andare al bar appare davvero poca cosa rispetto levare il coperchio, già ampiamente sollevato dall’inchiesta della magistratura, sulla gestione dei conti della Città della Salute di Torino. Con questi presupposti l’audizione, fissata per domani pomeriggio a Palazzo Lascaris, di Thomas Schael dinanzi alla IV commissione, difficilmente non potrà segnare un punto di svolta. Non solo nei rapporti tra il commissario e la politica, anche quella più critica nei suoi confronti, ma soprattutto circa la consapevolezza della gravità di una situazione che grava pesantemente sul sistema sanitario piemontese.

La conferma di tutto ciò la si ha leggendo la lettera con cui il manager tedesco lo scorso 29 aprile chiedeva ai vertici della sanità regionale una proroga, senza definirne i tempi, per sottoscrivere il bilancio consuntivo 2024. Lettera che è stata fornita anche ai componenti dell’organismo del Consiglio regionale dinanzi ai quali Schael fornirà un quadro destinato a fare non meno rumore dell’inchiesta giudiziaria che ha portato i pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Rizzo alla richiesta di rinvio a giudizio per 16 tra ex direttori generali e dirigenti della più grande azienda ospedaliera del Piemonte e la fissazione al prossimo 10 giugno dell’udienza preliminare.

Quei conti che non tornano

Come in parte già anticipato nei giorni scorsi dallo Spiffero, Schael basa la motivazione della mancata firma sul bilancio del 2024 e la necessità di una sua profonda riscrittura, proprio sulle carte della Procura e, in particolare, sugli esiti di diverse consulenze tecnici d’ufficio disposte dai pubblici ministeri e acquisite agli atti. Non a caso nella lettera che siamo in grado di pubblicare, il commissario cita tra l’altro le conclusioni dell’ultima perizia dei consulenti della Procura, datata 15 luglio 2024, in base alla quale si afferma che “alla luce dell’esame condotto si rileva come i bilanci consuntivi” dal 2013 al 2022 “non rappresentino correttamente e fedelmente l’effettiva situazione economico patrimoniale”.

Leggi qui la lettera di Schael

Le indagini della procura

Non solo, nella stessa missiva il commissario cita un altro passaggio importante dell’inchiesta. Si tratta di quello in cui si legge che “le attività di indagine effettuate nel corso del presente procedimento hanno permesso di evidenziare in linea generale come l’ufficio Libera Professione (della Città della Salute, n.d.r.) non predisponga annualmente una situazione patrimoniale della propria attività e consguentemente non sia in grado di produrre un simile documento”. Su questo aspetto, che riguarda la gestione dell’intramoenia, non è affatto escluso che domani Schael possa anche fornire alcune cifre alla commissione, magari quel milione di euro che pare sia sparito dai debiti dell’azienda nei confronti dei medici.

L'audizione in Commissione

Ma questo potrebbe essere solo una dei tanti argomenti che le domande dei componenti della commissione e le risposte di Schael potranno portare in evidenza. Compreso il ruolo dell’attuale direttore della struttura complessa Bilancio e Gestione Economica Finanziaria della Città della Salute. È a lui che compete la predisposizione del bilancio 2024, ma è anche lui a figurare tra i 16 indagati per cui la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio. Una posizione, al netto dell’assoluta presunzione di innocenza e di tutte le garanzie del caso, che complica ulteriormente una situazione, difficilmente risolvibile con una proroga di qualche settimana.