Cooperative in declino, sono l'1,07% del totale delle imprese

In Italia è oramai "molto marginale" il fenomeno delle cooperative: nel 2024, infatti, "rappresentano soltanto l'1,07% del totale delle imprese (1.468 atti), con un saldo positivo rispetto agli scioglimenti (668), in aumento del 9%, al confronto col 2023 (1.346)". A metterlo in evidenza sono i Dati statistici notarili. Nel testo, curato dal Consiglio nazionale del Notariato, si sottolinea come, nel complesso, "le regioni che registrano il numero più alto di costituzioni di nuove aziende sono la Lombardia (26.247), il Lazio (19.823), Campania (15.580), Veneto (9.996) ed Emilia Romagna (9.564)". Dagli studi notarili, inoltre, emerge, poi, come, lo scorso anno, il volume complessivo delle operazioni societarie "straordinarie", quali trasformazioni, fusioni e scissioni, sia "in linea, con quello - già elevato - registrato nell'anno 2023, che aveva già visto il ritorno dei volumi analoghi al periodo pre-pandemia: le operazioni straordinarie nel 2019 sono state circa 18.200, nel 2020 sono scese a circa 16.200, per risalire nel 2021 a circa 18.800, mantenersi a 19.000 circa nel 2022, e salire ancora a 21.849 nel 2023 ed assestarsi a 21.710 nel 2024", si legge. Nell'annualità precedente, dunque, stando alle rilevazioni dei professionisti, "si è arrestata la tendenza all'aumento delle trasformazioni "regressive" (da società di capitali a società di persone), registrata negli ultimi anni, in discesa da 2.858 a 1.832 atti". Si segnala, a seguire, "un notevolissimo aumento, pari al 17,77%, delle operazioni di scissione di società. Infine, si osserva che oltre il 50% del totale di tali operazioni, da considerare direttamente proporzionali allo sviluppo dell'impresa, è concentrata nelle tre regioni più industrializzate" dello Stivale e, cioè, "in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna", recita, infine, il documento. 

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