POLITICA & GIUSTIZIA

Nuove contestazioni a Santanchè, processo rinviato al 10 giugno

Accusata, assieme al suo ex compagno e ad altri dirigenti, di aver falsificato i bilanci di Visibilia. Il Tribunale di Milano aveva imposto la ridefinizione dei capi di imputazione, oggi i pm hanno depositato la riformulazione. Intanto lei non si schioda dal governo

Riprenderà il 10 giugno prossimo il processo milanese che vede sul banco degli imputati la ministra del Turismo Daniela Santanchè e altri 16 imputati per il presunto falso in bilancio di Visibilia. La data della prossima udienza è stata fissata dal Tribunale di Milano che ha accolto la richiesta delle difese di disporre il rinvio del procedimento per concedere ai legali dei vari imputati il tempo necessario per studiare il capo di imputazione nella nuova versione “riformulata” dalla procura, rappresentata dai pm Marina Gravina e Luigi Luzi. Erano stati gli stessi giudici della seconda sezione penale di Milano, nel corso della prima udienza, a ordinare ai pm di riformulare il capo d’accusa in maniera più precisa e dettagliata soprattutto per quanto riguarda la suddivisione delle singole contestazioni, da catalogare anno per anno.

La versione “aggiornata” dell’atto d’accusa è stata depositata oggi, il Tribunale ha concesso alle difese un’ora di tempo per analizzarla, ma gli avvocati hanno chiesto più tempo. “È un atto che abbiamo conosciuto solo oggi: dobbiamo avere il tempo di poter studiare e verificare se c’è qualcosa di diverso rispetto alla versione precedente”, ha spiegato in aula l’avvocato Antonella Augimeri. I giudici hanno così aggiornato il procedimento rinviandolo al 10 giugno.

Le accuse

Secondo le accuse la società della ministra, quando non ricopriva ancora incarichi istituzionali, avrebbe avuto bilanci truccati tra il 2016 e il 2022 per nascondere perdite e permettere alla società di sopravvivere. La giudice ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018. Si tratta del procedimento per l’ipotesi di falso in bilancio che riguarda in tutto 17 persone, tra cui il compagno della ministra, Dimitri Kunz, più le tre società del gruppo editoriale (cioè Visibilia Editore, società quotata a Piazza Affari, Visibilia Editrice e Visibilia Srl in liquidazione). È il gruppo fondato dalla stessa senatrice di Fratelli d’Italia, dal quale aveva lasciato ogni incarico nel 2022, per poi cedere definitivamente le sue quote alla Vigilia di Natale 2024, poche settimane fa (tramite la vendita del 75% della controllante Athena Pubblicità agli svizzeri di Wip Finance).

Revisori non approvano bilancio Visibilia

Intanto a inizio maggio la società di revisione del bilancio 2024 di Visibilia Editore non è stata in grado di “esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 e sulla conformità della stessa alle norme di legge” né di rilasciare le dichiarazioni di legge necessarie “sulla base delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività di revisione”. A renderlo noto è stata la stessa Visibilia Editore, il cui Consiglio di amministrazione “si è riservato di assumere ogni determinazione rispetto al contenuto della relazione della società di revisione e ha deliberato, di rinviare l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 nel maggior termine dei 180 giorni dalla conclusione dell'esercizio nonché di modificare il calendario finanziario”. L’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2024 e del progetto di bilancio consolidato è quindi prevista da parte del Cda il 30 maggio prossimo, con convocazione dell’assemblea degli azionisti, per l’approvazione dei predetti progetti, il 30 giugno. Invariata l’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025 entro il 26 settembre prossimo.

Udienza preliminare sul filone Inps

È stata invece rinviata al 20 maggio l’udienza preliminare che vede tra gli imputati Santanchè per truffa aggravata ai danni dell’Inps. A deciderlo a fine marzo era stata la gup di Milano Tiziana Gueli, dopo che il nuovo legale della ministra del Turismo, l’avvocato Salvatore Pino, aveva chiesto un “termine a difesa”, ossia un differimento per studiare gli atti data la recente nomina. L’udienza preliminare, quindi, sarà il 20 maggio: dopo la decisione della Cassazione di dichiarare la competenza della magistratura di Milano a giudicare Santanchè per il filone sulla truffa aggravata all’Inps nel quadro del caso Visibilia, si ricomincerà con la discussione della Procura che probabilmente ribadirà la richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo.

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