POLITICA & SANITÀ

L'assessore cerca infermieri per strada: 60mila euro di manifesti (e allunga la lista dei "casalesi")

In Piemonte campagna di affissioni, mentre con Azienda Zero vuole ingaggiare un esperto per la comunicazione su temi internazionali. Per quel posto si vocifera il nome dell'ex capo di gabinetto di Riboldi sindaco. Valle (Pd): "Arrivare da Casale è un requisito?"

Mancano medici e infermieri, ma ad abbondare sono i posti per esperti e consulenti della comunicazione. Dalla Tac a TikTok il salto è triplo con doppio avvitamento, ma non pare allarmare chi avendo nella storia quelli nel cerchio di fuoco e nel presente una bulimia di presenze sui social procede, fiero l’occhio svelto il passo, lungo il cammino della propaganda.

In Piemonte, ormai lo sanno pure all’estero da cui si attendono annunciati rinforzi, il personale infermieristico è carente ancor più di quello medico, che già è tutto dire. Trovare professionisti è un’impresa, spesso impossibile. Col sovrappiù di un costante esodo verso altre opportunità, comprese quelle offerte proprio oltre i confini. Logico, insomma, che la Regione e, nel caso specifico, l’assessore alla Sanità attraverso le sue ramificazioni operative le tenti tutte per arruolare nuovi professionisti. 

Per ora Federico Riboldi non ha ancora indossato i panni e cappello dello Zio Sam protendendo l’indice, ma i manifesti per cercare infermieri li sta preparando. Non li mette, per usare la metafora, invece se si tratta di rimpinguare il già nutrito esercito di comunicatori che, al di là di ogni aspirazione, non può essere quello della salvezza per la sanità piemontese.

Si parte da (azienda) zero

In entrambi i casi, tutto passa da Azienda Sanitaria Zero, la Super Asl il cui ampio ventaglio di competenze comprende pure l’indizione dei concorsi per assumere personale da poi distribuire nelle varie aziende sanitarie e ospedaliere ma che, tra annunci e ritardi modello ferrovie, procede spedita su appalti e consulenze.

Presentare il sistema sanitario piemontese come una più che interessante opportunità di lavoro per gli infermieri è il minimo sindacale, rendere attrattiva l’offerta è più che apprezzabile. Resta, però, il dubbio che questi messaggi indirizzati a una platea ben definita di professionisti anche attraverso il loro Ordine e altri canali mirati e non certo a chiunque cammini per strada, possano risultare più efficaci e meno dispersivi, nonché meno dispendiosi rispetto a una “tempestiva” campagna di affissioni “su scala regionale”. Quella appaltata, con affidamento diretto alla Communication Media System Outdoor di Torino, dall’azienda guidata da Adriano Leli costerà 62mila euro. Operazione che. magari, potrà essere un utile test per un appello, quello sì a vasto raggio, per incrementare le iscrizioni ai corsi di laurea per infermieri che, quando ormai hanno il titolo e una professione in mano probabilmente hanno bisogno di altri messaggi. Senza dimenticare che il bando sul sito parla di 17 posti. Un dettaglio tecnico, ha spiegato Riboldi, sostenendo che sono ben di più. Ma sulla comunicazione non è certo un buon inizio. Ma tant'è.

Un altro comunicatore

Nessun manifesto, come si diceva, ma solo la pubblicazione del bando sul sito per trovare uno “specialista della comunicazione” per occuparsi dei progetti del Pnrr e di “rilievo internazionale”. E così, mentre ancora si aspetta la nomina del nuovo responsabile del 118 e si rimanda a dicembre il trasferimento degli infermieri dell’Emergenza dalle aziende ospedaliere alla Super Asl, questa pare aver impellente bisogno di un comunicatore per temi di rilievo internazionale. Laurea in scienza della comunicazione o scienze politiche tra i requisiti, ma il punteggio più alto lo danno i “titoli di carriera”, per un posto con contratto di sei mesi, rinnovabili o prorogabili.

Non è, tuttavia, solo la necessità manifestata da Azienda Zero a suscitare più di un interrogativo su questo incarico che sembra avvalorare la visione, sempre più nitida, di un’inedita osmosi tra la struttura di Leli e lo staff di Riboldi. Il quale, peraltro, non ha mai fatto mistero di voler portare la Super Asl o comunque il suo vertice e i gangli vitali al grattacielo. Di un consulente per la comunicazione che ha avuto per alcuni mesi l’incarico all’interno dello staff dell’assessore si è vociferato di un suo ingaggio per seguire la comunicazione sul fronte dell’Emergenza 118. Il sito di Azienda Zero non pubblica, come altre Asl, le tabelle dei consulenti, ma rimanda a un motore di ricerca rendendo un’impresa avere un quadro completo e immediato degli incarichi attuali e pregressi.

Clan dei casalesi

Tra quelli futuri, stando ai rumors e all’insuperato assunto andreottiano sul pensar male, potrebbe figurare quello ad Andrea Mallai, professionista dal riconosciuto curriculum, che comprende anche il ruolo rivestito in passato di capo di gabinetto del sindaco di Casale Monferrato quando questa carica era ricoperta da Riboldi. Sarà lui ad occuparsi della comunicazione dei progetti del Pnrr e di rilievo internazionale, tornando a fianco dell’assessore? Il nome di Mallai, tra l’altro, dovrebbe già figurare nell’elenco dei consulenti ingaggiati da Leli. Come tale, infatti, aveva partecipato, ed era stato presentato nei comunicati ufficiali, alla missione di Riboldi in Albania per aprire i canali con le università destinati a portare infermieri dal Paese delle Aquile in Piemonte.

Non sarebbe, comunque, il primo “casalese” nell’inner circle riboldiano. Oltre alla segretaria particolare, all’addetto stampa e a un altro collaboratore, lo staff “allargato” nella Super Asl annovera pure il rivendicato e ascoltato consigliere dell’assessore che risponde al nome di Federico Nardi, primario cardiologo dell’ospedale cittadino e futuro presidente dell’Associazione nazionale cardiologi ospedalieri. Sul suo ruolo di raccordo tra Azienda Zero e direzione regionale della Sanità si consumò qualche frizione e lo stesso incarico venne poi rivisto.

L'attacco di Valle (Pd)

Quanto basta e avanza per alimentare battute sui “casalesi” nella sanità piemontese. Ma anche per porre più seri interrogativi sul ruolo e la funzione della Super Asl rispetto a quelli dello staff dell’assessore. Che già, involontariamente, fornisce un ulteriore occasione all’opposizione per chiedere, come fa il consigliere regionale del Pd Daniele Valle “a cosa serve uno specialista della comunicazione per una struttura tecnica?” e, sibillinamente, domandare se “arrivare da Casale è un requisito decisivo”. 

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