Un pizzico di Salis sul Piemonte: dossier (e nomi) con Genova
11:45 Lunedì 09 Giugno 2025Nella squadra della neo sindaca anche la pentastellata Beghin, l'europarlamentare residente ad Alessandria che Appendino avrebbe voluto schierare contro Cirio. Torino guarda con interesse per le partite comuni, da Iren al retroporto
Ormai mancano solo gli ultimi giri di telefonate – previsti tra la tarda mattinata e l’ora di pranzo – ma la squadra di governo per Palazzo Tursi è cosa fatta. La sindaca di Genova Silvia Salis ha scelto i nomi che la accompagneranno nella sua avventura amministrativa. Un mosaico costruito pezzo dopo pezzo tra consultazioni, vertici infiniti e qualche colpo di scena. Uno su tutti: Giacomo Montanari alla Cultura. Una nomina a sorpresa, quella dello stimato tecnico e ideatore dei Rolli Days, già coordinatore del tavolo culturale con la giunta Bucci. Il suo nome, a sorpresa solo per chi guarda la politica da lontano, sarebbe stato caldeggiato – e intestato – dal Partito democratico, che in questo modo chiude la partita dei suoi cinque assessori. E che assessori.
La squadra dem
Il vicesindaco sarà Alessandro Terrile, con deleghe a Bilancio e Partecipate, nome largamente atteso. Con lui in giunta entrano anche Davide Patrone (Casa ed Edilizia) e Rita Bruzzone (Scuola e Personale), espressione della maggioranza schleiniana-orlandiana, e Massimo Ferrante (Lavori pubblici e Protezione civile), già dato per certo e in quota alla minoranza dem.
Ma l’ingresso di Patrone – inizialmente in pole per fare il capogruppo in aula, in continuità con il ciclo amministrativo precedente – complica non poco i giochi interni ai dem. Il nuovo capogruppo sarà infatti una donna. E non solo: Patrone era tra i più papabili per succedere a Simone D’Angelo come segretario metropolitano, ma lo statuto parla chiaro: il ruolo di assessore è incompatibile sia con quello di segretario che con quello di consigliere regionale.
A proposito di tensioni, quelle in casa Pd non sono mancate. Il vertice fiume di ieri, durato ore e ore, ha visto esclusi due nomi pesanti: Armando Sanna, capogruppo in Regione (che non l’avrebbe presa benissimo), e Federico Romeo, presidente dell’assemblea cittadina e anch’egli consigliere regionale. Le ultime decisioni sono arrivate a notte fonda, con Salis impegnata fino all’ultimo a tenere insieme i pezzi. Del resto, la sindaca era stata chiara già alla fine della scorsa settimana: la nuova giunta sarebbe stata annunciata oggi, in parallelo ai risultati del referendum. Nessun rinvio. Anche per evitare che i riflettori finissero sulla conferenza stampa di Pietro Piciocchi, l’ex sfidante che proprio oggi dovrebbe ufficializzare la sua permanenza in Consiglio comunale.
Sinistra in fibrillazione
Neppure tra gli alleati di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra) le acque sono state tranquille. Alla fine, a spuntarla sembra sia stata proprio Salis, che dovrebbe portare in giunta Francesca Coppola e Emilio Robotti, con due deleghe pesantissime: Urbanistica e Trasporti. Rimangono fuori, non senza qualche malumore, i due più votati: Francesca Ghio e Lorenzo Garzarelli.
A completare la squadra: Silvia Pericu, già capolista della Lista Salis, con deleghe ad Ambiente e Rifiuti; Tiziana Beghin per il M5s con Commercio e Turismo; Cristina Lodi per Azione, con le Politiche Sociali; e Arianna Viscogliosi per Italia Viva, con la delega alla Sicurezza. La Beghin, genovese di origine ma residente nell’Alessandrino, è stata europarlamentare e in passato il suo nome era circolato come possibile candidata alla presidenza della Regione Piemonte. La sindaca, ex campione olimpica e dirigente del Coni, terrà per sé Sport e Grandi eventi. Il pallone, almeno per ora, resta tra i suoi piedi.
L’interesse del Piemonte
Ma intanto, a Torino e in Piemonte, l’attenzione su Genova è tutt’altro che marginale. La composizione della nuova giunta interessa eccome non solo per la contiguità territoriale, ma per i numerosi dossier condivisi che legano le due regioni confinanti. A partire da Iren, la multiutility di cui entrambe le città sono socie, fino ai grandi capitoli infrastrutturali: il Terzo Valico, il retroporto ligure-piemontese, le connessioni ferroviarie e logistiche con Alessandria e il Nord Ovest. La politica locale, come sempre, fa i conti anche con le dinamiche sovralocali.