Le pmi di Novara e Verona contro l'ops di Unicredit su Bpm
14:45 Giovedì 12 Giugno 2025
Due associazioni delle piccole medie imprese del nord - l'Api di Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e la Confapi Industria & Impresa di Verona - si schierano contro l'offerta di Unicredit per Banco Bpm, la cui acquisizione "potrebbe modificare la relazione tra banca e territorio in senso negativo per la piccola e media impresa". "La scomparsa di un intermediario chiave come Banco Bpm, che nelle nostre città e province ha operato storicamente sotto le insegne di Banca Popolare di Novara e Banca Popolare di Verona, avrà in altri termini delle conseguenze penalizzanti in termini di offerta di credito e supporto alle famiglie e alle pmi, così come al personale della stessa banca" e "infliggerebbero un duro colpo alla vivacità socioeconomica del nostro territorio", si legge in una nota congiunta, che ricorda la proposta di Unicredit all'Ue di cedere o chiudere l'88% delle filiali del Banco a Novara e 90 delle 91 filiali a Verona. "L'assorbimento di Banco Bpm in un gruppo dalle caratteristiche radicalmente diverse come Unicredit potrebbe compromettere l'equilibrio - che bilancia volumi degli impieghi, investimenti delle aziende, sviluppo e supporto alle comunità attraverso le fondazioni territoriali - su cui si basa l'economia locale", affermano le associazioni, mentre "le nostre imprese hanno bisogno di diversi istituti di credito, questo anche per garantire concorrenza e offerte diverse da comparare. Occorrono quindi intermediari forti ma radicati, competitivi ma anche vicini agli imprenditori in modo da valutare l'azienda, la storia, la persona e non solo l'algoritmo".