Intramoenia, arrivano le proroghe. Trattative sul debito da un milione
Stefano Rizzi 16:27 Venerdì 26 Settembre 2025L'assessore Riboldi proclama la linea dura verso le cliniche inadempienti. Ma la vicenda scoperchiata dall'ex commissario Schael sembra avviarsi verso una soluzione morbida. Tranchida ha incontrato la sanità privata. Il "soccorso" della Legge Icardi
“Non è nostra intenzione retrocedere di un millimetro rispetto alle richieste che l'azienda ha fatto alle strutture private, che con la stessa operano, di fondi arretrati che non sarebbero stati corrisposti”. Quando mancano solo più quattro giorni alla scadenza della proroga concessa dall’allora commissario della Città della Salute Thomas Schael alla clinica Fornaca per proseguire nell’attività di intramoenia “allargata” in attesa di definire il contenzioso su una cifra che si aggira attorno al milione di euro, risuonano le parole pronunciate lo scorso 16 settembre davanti alla commissione da Federico Riboldi.
Una posizione molto chiara quella annunciata dall’assessore alla Sanità che sembra lasciar presagire una linea altrettanto netta del successore di Schael, ovvero del direttore generale Livio Tranchida che questa mattina ha incontrato le rappresentanze della sanità privata. Un primo approccio con presentazioni di rito del nuovo vertice delle Molinette, ma anche la risposta a una precisa richiesta che i privati – da Confindustria Sanità ad Aiop passando per Anisap e altre sigle – che nella lettera inviata un po’ di tempo fa in corso Bramante avevano fatto esplicito riferimento proprio anche alle “prossime scadenze delle proroghe delle convenzioni in essere con alcune nostre strutture associate”.
Proroghe tra cui quella che l’allora commissario, dopo aver scoperto un credito da parte della Città della Salute vantato nei confronti della clinica del Gruppo Humanitas, proprio per non interrompere l’attività in intramoenia, aveva concesso in attesa di definire la questione economica con il recupero del dovuto, come peraltro accaduto in tempi brevi e senza aprire questioni con un altro importante gruppo privato. In questo caso, però, le cose non sembrano essere andate come auspicato e quando a metà settembre i vertici della clinica avrebbero dovuto portare ulteriore documentazione anche a sostegno della loro tesi al commissario, questo era già stato destituito dall’assessore.
Questione complicata e non meno delicata quella che ruota attorno al denaro frutto dell’attività esercitata da medici della Città della Salute in libera professione presso la clinica, quella stessa intramoenia che ha portato ex vertici di corso Bramante ad essere indagati e per i quali la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per presunti reati che avrebbero cagionato un danno di una decina di milioni all’azienda ospedaliera.
La linea di Schael era chiara: o veniva recuperato il denaro dovuto, oppure non si sarebbe dato corso a una nuova convenzione, peraltro vietata dalla legge nel caso di un contenzioso in atto. Quale sarà quella di Tranchida che sta ancora trattando la questione con il gruppo privato lo si vedrà a breve. Il manager che ancora stamattina a ribadito i cardini del rapporto con i privati – rigore, trasparenza e dialogo – potrebbe recuperare il denaro dovuto o comunque avere l’impegno del privato a farlo nelle prossime ore. In caso contrario potrebbe venire in soccorso l’appena varata legge regionale sull’intramoenia voluta e scritta dall’ex assessore alla Sanità della Lega Luigi Icardi. Il regolamento è stato approvato l’altro giorno, ma ci vorrà qualche mese per applicarlo. Un tempo che corso Bramante potrebbe concedere alla Fornaca, così come alle altre strutture, prima di arrivare a una nuova convenzione senza bloccare quella la cui proroga scade martedì.


