Gtt, Mulè la mette sul personale

Dicono che… con l’approdo di Guido Mulè al volante di Gtt, nella storica azienda del trasporto pubblico torinese qualcuno abbia già iniziato a stringere le cinture. Il nuovo amministratore delegato, nisseno, classe 1965, laurea in giurisprudenza e un curriculum che sembra un catalogo di poltrone nelle aziende di Stato – da Fincantieri alla galassia Finmeccanica, passando per Alenia Aermacchi – non avrebbe perso tempo nel rimettere mano agli organigrammi. Tra i primi a vedere la propria sedia inclinarsi è Andrea Tortora, da tempo responsabile delle risorse umane, dirigente stimato e universalmente apprezzato, che a quanto pare resterà sì in azienda, ma “ridimensionato” al solo settore dei sistemi di qualità.

Al suo posto pare sia in arrivo Albino Talarico, fresco di pensione dopo una lunga carriera nel gruppo Leonardo, dove ha guidato il personale di alcuni stabilimenti ma mai dell’intero gruppo. Nome nuovo solo fino a un certo punto, visto che il suo cognome evoca altro: è infatti fratello di Maurizio Talarico, fondatore della maison romana celebre per le cravatte e i foulard in seta di altissima qualità, quelli che fanno bella mostra di sé nei corridoi del Parlamento e vengono usati come regali istituzionali. E – dicono sempre le solite voci ben informate – il nuovo capo del personale Gtt avrebbe ottimi rapporti con la Cgil di Maurizio Landini, dettaglio che a Torino qualcuno considera tutt’altro che secondario.

Insomma, l’approdo di Guido Mulè in via Bologna potrebbe inaugurare un nuovo corso “statale” in Gtt, con manager provenienti dall’orbita delle grandi partecipate pubbliche. Del resto, lui di quella galassia è figlio legittimo, e non solo per curriculum: suo fratello è il più noto Giorgio Mulè, ex direttore di Panorama, oggi parlamentare di Forza Italia e vicepresidente della Camera.

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