Lo Russo "progressista", grazie a noi. Avs prova a dettare la linea al sindaco
Gioele Urso 15:42 Lunedì 06 Ottobre 2025Dopo averlo stuzzicato e lasciato infilzare dai 5 Stelle i rosso-verdi cercano di cingere in un abbraccio politico l'inquilino di Palazzo civico. Invitato d'onore a Proxima, la festa del partito, a discutere con la Salis, quella "giusta", la prima cittadina di Genova
Dopo un’estate rovente, segnata da discussioni e polemiche sul futuro di Stefano Lo Russo, l’autunno porta un po’ di refrigerio. Il 18 ottobre il sindaco di Torino sarà infatti a Proxima, la festa di Avs, insieme alla collega di Genova Silvia Salis ed Emily Clancy, vicesindaca di Bologna, per discutere di come, partendo dal governo delle città, si possa costruire un’alternativa a Giorgia Meloni. “Dimostrerà di essere più progressista di tanti altri”, spiega Marco Grimaldi, vicecapogruppo alla Camera e leader indiscusso dei rosso-verdi. Il fil rouge quest’anno è “Rompere l’assedio”: il riferimento è, ovviamente, a Gaza, ma “discuteremo di come continuare a lavorare a un’alternativa progressista di fronte all’intollerabile situazione del nostro Paese e del mondo”.
“Progressista grazie a noi”
Dopo alcune fibrillazioni, sembra riaprirsi un canale tra Avs e il sindaco Pd. Tutto era iniziato con le parole di Angelo Bonelli, che aveva ventilato la possibilità di un candidato rosso-verde alle prossime comunali di Torino: da lì un’escalation di polemiche, culminata con il veto di Chiara Appendino alla Festa dell’Unità, quando aveva gelato il dibattito sulla ricandidatura del primo cittadino per il cosiddetto campo largo.
Ora, a tentare di gettare acqua sul fuoco, è proprio Avs, che a Proxima ha riservato al sindaco un tavolo dalla forte valenza politica. “In quel bellissimo dibattito il sindaco dimostrerà di essere più progressista di tanti altri”, spiega Grimaldi. “Con lui abbiamo un confronto sempre franco. Secondo me Stefano è felice di venire a Proxima. L’abbiamo messo in un panel che mostra come i sindaci, oggi, facciano davvero politica, e non semplice amministrazione”.
Ma se in Sala Rossa c’è chi nella maggioranza storce il naso per il protagonismo di Sinistra Ecologista su dossier come “Askatasuna bene comune” e “Vuoti a rendere”, i rosso-verdi rivendicano con orgoglio quei risultati come prova di sintonia con il sindaco. “Credo che la nostra presenza crei terreno fertile perché il sindaco possa esprimersi e far emergere quella politica che in altre città è più esplicita, ma che Torino si aspetta”, spiega la consigliera Sara Diena. “Il fatto che alcuni degli ultimi goal abbiano visto il nostro protagonismo mi fa pensare che i nostri siano assist utili al sindaco per ribadire la necessità di proporsi come vera alternativa al Governo”. Sperando che alla fine non si rivelino autoreti.
Il campo larghissimo
Altro che campo largo: al Bunker, il noto centro culturale in prossimità dell’ex scalo ferroviario Vanchiglia dove dal 16 ottobre andrà in scena Proxima, si sperimenterà un vero e proprio campo larghissimo. Avs, infatti, oltre a guardare al Pd e al Movimento 5 Stelle, tende la mano anche ai riformisti di centro. Non a caso, tra gli ospiti spicca la Salis: non la “cacciatrice di nazisti” oggi parlamentare europea proprio per Avs, ma la sindaca genovese che si sta ritagliando un ruolo di primo piano nel panorama politico nazionale. Fresca di partecipazione alla Leopolda di Matteo Renzi, l’ex martellista olimpica potrebbe diventare il volto di quella componente di centristi riformisti e civici che punta a costruire la “terza gamba” del centrosinistra in vista delle politiche del 2027.
Insieme a lei, sul palco, anche Riccardo Magi (+Europa), Gaetano Pedullà (eurodeputato M5s), Marta Bonafoni (coordinatrice della segreteria nazionale Pd e fedelissima di Elly Schlein), Francesca Albanese, la controversa inviata Onu per i diritti dei palestinesi, e, naturalmente, la coppia Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, leader duale della formazione “cocomero”.


