Caporalato al centro di due incontri in Commissione Legalità
16:51 Lunedì 06 Ottobre 2025
Sfruttamento lavorativo e caporalato sono stati al centro di due incontri di approfondimento tenuti dalla Commissione Legalità. Nel primo, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil del Piemonte hanno illustrato analisi e proposte per contrastare il fenomeno. Anna Maria Poggio e Denis Vair (Cgil) hanno sottolineato che lo sfruttamento non riguarda solo l'agricoltura ma tutti i settori in cui si moltiplicano appalti e subappalti, spesso terreno fertile per illegalità e precarietà. "Combattere lo sfruttamento significa restituire dignità al lavoro - hanno concluso - e garantire che dietro un prodotto di qualità ci sia anche un lavoro giusto e regolare". Cristina Maccari ed Ennio Capacchione (Cisl) hanno evidenziato l'importanza di consolidare le esperienze positive già avviate sul territorio, in particolare nelle province agricole, ma hanno denunciato la mancanza di continuità e coordinamento: "Non siamo all'anno zero - hanno spiegato - ma servono politiche stabili e una programmazione strutturata". Per la Uil, rappresentata da Francesco Lo Grasso, Domenico Cutrì, Alberto Battaglino e Giancarlo Anselmi il contrasto al caporalato passa soprattutto da tre fattori: "garantire soluzioni abitative dignitose, favorire la formazione linguistica dei lavoratori stranieri e potenziare i controlli nelle campagne". Durante il secondo incontro il sociologo Marco Omizzolo, tra i principali esperti italiani del fenomeno e fondatore dell'associazione In Migrazione Onlus, ha lanciato un forte allarme: "In Italia oggi circa 240mila persone vivono in condizioni di schiavitù, 100mila in più rispetto a dieci anni fa". Omizzolo ha illustrato "un quadro drammatico che riguarda tanto i lavoratori italiani quanto quelli stranieri impiegati nei campi e nell'agroindustria, spesso costretti a turni di 14-15 ore al giorno, pagati meno del salario previsto, privati dei diritti fondamentali e sottoposti al controllo di caporali e reti criminali". "Due audizioni importanti - commenta il presidente della Commissione Legalità, Domenico Rossi - ci hanno permesso di continuare il lavoro sul tema dello sfruttamento lavorativo. Dobbiamo passare da interventi progettuali a interventi strutturali ed eliminare le condizioni, anche normative, che generano sacche di sfruttamento".


