Diritti disattesi, il Mezzogiorno è primo in Italia
11:28 Mercoledì 15 Ottobre 2025
Il sud e le isole si confermano le aree in cui la distanza dal godimento dei diritti fondamentali è più intensa. Nella fascia "alta" di esclusione ci sono Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata, in quella "medio-alta" Molise, Sardegna, Abruzzo, Lazio e Liguria, nella "medio-bassa" Piemonte, Umbria, Marche, Veneto e Toscana, mentre le regioni in fascia bassa sono Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige. Sono alcuni dei dati di uno studio dell'Eurispes incentrato sull'Indice dell'Esclusione concepito per misurare, a livello regionale, quanto e come i diritti costituzionali siano disattesi nella quotidianità dei cittadini e disegna "una mappa" del Paese e il Mezzogiorno emerge chiaramente come epicentro di un'esclusione che "assume caratteri sistemici e auto-replicanti". Emerge anche che l'eccellenza nord-orientale ha un modello non privo di squilibri; il nord-est, sebbene si configuri come modello avanzato di inclusione e coesione, mostra alcune debolezze non trascurabili. Il Trentino-Alto Adige è l'emblema di queste contraddizioni: infatti nonostante una situazione complessivamente eccellente, mostra forti segnali di esclusione nei confronti delle donne: presenta l'imprenditoria femminile al minimo nazionale, il più alto gender gap salariale d'Italia, un'occupazione delle donne con figli sotto la media nazionale e il più profondo differenziale di genere nelle lauree Stem. Nell'esclusione dal diritto al lavoro e nell'ambito economico le posizioni più critiche sono tutte occupate da regioni meridionali. Sul fronte della pratica sportiva Calabria, Campania e Sicilia sono agli ultimi posti per partecipazione, al contrario di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige che, nonostante una bassa densità di società sportive, registrano i tassi di partecipazione più alti. L'ambito dei servizi misura la capacità del sistema pubblico di garantire prestazioni essenziali a cittadini e famiglie. Un sistema che penalizza soprattutto il Mezzogiorno, ma evidenzia criticità anche in alcuni contesti del Centro e del Nord. Nell'ambito della salute le posizioni più critiche sono ancora una volta tutte nel Mezzogiorno e includono Calabria, Campania, Sardegna, Puglia e Sicilia mentre Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Trentino Alto Adige compongono il gruppo più inclusivo. Nell'ambito Istruzione e conoscenza, primeggiano le Marche per capacità inclusiva e la Sicilia nella posizione più critica. Un'altra differenza si registra sui tempi della giustizia: un procedimento civile si conclude in media entro sei mesi in Valle d'Aosta ed a arriva a superare i due anni in Basilicata.


