Ex Ilva, corteo a Novi Ligure “soluzione urgente”
13:44 Giovedì 16 Ottobre 2025
Non solo a Taranto, ma anche a Novi Ligure (Alessandria) i lavoratori dell'ex Ilva si sono mobilitati. Prima in presidio davanti allo stabilimento di strada Bosco Marengo, poi in corteo fino al centro città per avere risposte concrete dal Governo sul futuro ambientale, occupazionale e industriale. "Ora basta", la richiesta incessante di maestranze e dei sindacati a rimarcare "l'urgenza di trovare una soluzione e tutelare la siderurgia in Italia e il lavoro per i dipendenti di tutti i siti". "I lavoratori dell'Ilva non vogliono la cassa integrazione, vogliono lavorare", spiega Luigi Tona, segretario provinciale Fim Cisl. "Dobbiamo difendere l'intero Gruppo", aggiunge Maurizio Cantello (Fiom Cgil). "Lo Stato deve prendere in mano la situazione - rimarca Alberto Pastorello (Uilm) - C'è un progetto, anche condiviso con le parti sociali, quello che diceva il ministro Urso con 4 altiforni (3 a Taranto e 1 a Genova). Adesso davvero è il momento del coraggio e di metterci la faccia, altrimenti rischiamo davvero di perdere la siderurgia italiana". Alla mobilitazione di oggi ha preso parte il sindaco Rocchino Muliere. "Ho voluto far sentire la preoccupazione dell'intera città - spiega - Si parla del futuro di 550 persone, di un'industria importante per il territorio e per il futuro industriale del Paese. Se l'Italia smette di produrre acciaio, dovremmo dipendere da altri. Stiamo mettendo in difficoltà il futuro industriale".


