Istigazione suicidio: Exit, riconosciuta la nostra integrità
14:29 Venerdì 17 Ottobre 2025
"Io ho sempre ribadito che sono sempre stato corretto con tutti e siamo orgogliosi che Exit ne sia uscita veramente pulita, onesta nella sua integrità, per continuare ad aiutare, perché vediamo la sofferenza che c'è intorno a noi, che è l'unica cosa che ci è sempre interessata". A sottolinearlo, a pochi giorni dalla conclusione di un percorso giudiziario lungo sei anni, è il presidente di Exit Italia, Emilio Coveri, assolto in via definitiva dall'accusa di istigazione al suicidio per la vicenda di Alessandra Giordano. "È una vittoria per Exit", dice, non nascondendo la difficoltà vissuta in questi anni. "Ci sono stati momenti in cui ero deciso a piantare tutto - racconta -, perché fa male prenderti accuse infondate, ignobili, che ti fanno passare per un delinquente. Ma i nostri associati lo sapevano, non hanno mai creduto alle accuse, hanno creduto in me e nella Exit per tutto quello che ha sempre fatto rispettando la legge. Quello che a noi interessa è aiutare le persone - ribadisce - perché lo vediamo settimanalmente, le telefonate che riceviamo, e non esagero se dico che a volte mi metto a piangere con la persona che mi interloquisce perché sento la disperazione. Possibile non capire che dobbiamo avere il diritto di poter morire a casa nostra, coi nostri cari vicini e non dover andare in esilio per avere una morte dignitosa?", si chiede auspicando "una normativa che regolamenti l'eutanasia e il suicidio nel nostro Paese". "Una legge buona", aggiunge Silvio Viale, consigliere comunale dei Radicali +Europa, evidenziando che con l'assoluzione di Coveri "di fatto è stata assolta Exit Italia il cui ruolo fin dall'inizio è solo dare informazioni ed era la prima volta che venivamo accusati di istigare una persona al suicidio. Questa assoluzione ribadisce che dare informazioni è legittimo e non è un reato". Per l'avvocata difensora Arianna Corcelli "è una vicenda giudiziaria che non doveva neppure iniziare: dare informazioni per fortuna è assolutamente legittimo e ci sono voluti 6 anni per dirlo. È una sentenza - conclude - che rende giustizia a Emilio, a Exit e a una scelta personale, libera, determinata e priva di condizionamenti che ognuno di noi dovrebbe poter fare".


