Infrastrutture, occorre un Piano

Al Piemonte occorre un piano delle infrastrutture che parta dal sistema autostradale che, costruito negli anni 60-70, ha bisogno di importanti interventi, a partire dalla frana sulla A5, arteria che collega la Valle d’Aosta, la Francia e la Svizzera.

Oggi quasi tutta la rete autostradale piemontese è interessata da lavori di ristrutturazione importanti che prevedono il salto di carreggiata e la chiusura di tratti importanti. Dal Piano si potranno trovare le risorse per intervenire sui nodi irrisolti della viabilità statale e provinciale a partire dalla Asti-Cuneo, dalla tangenziale Est, dal Ponte Preti nel Canavese. Ci si rifaccia al Piano delle Autostrade e dei Trafori autostradali del Prof. Giuseppe Grosso  che diede al Piemonte il periodo di maggiore crescita economica e sociale. Con quel Piano il Piemonte era in testa alle Regioni italiane nel costruire il boom economico.

Senza i trafori autostradali alpini del Bianco, del S. Bernardo, del Frejus non ci sarebbe stato il boom economico perché non avremmo potuto esportare in Europa tre settori in cui eravamo ai primi posti, dalle auto, agli elettrodomestici, al tessile.

Domani il ruolo dei trafori alpini sarà assunto dalla Tav e dagli altri Corridoi europei su rotaia ma senza autostrade nel breve il sistema economico già ansimante sarebbe penalizzato in modo pesante come si vede oggi dalla chiusura del tratto della A5.

*Mino Giachino, Sì Tav Sì Lavoro Sì Ambiente

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