Lo scaricabarile di Lapietra

Gentile Assessora Lapietra,
mi duole rilevare come in data 20 giugno u.s. ho, ahimè, dovuto constatare che la Sua comparsata su Radio Antenna Uno sia stata l’ennesima dimostrazione delle contraddizioni quotidiane in cui, sin dai suoi albori, incappa l’attuale Amministrazione Comunale. Gli ascoltatori hanno, infatti, dovuto prendere atto delle Sue ennesime incertezze e dei suoi consueti giri di parole volti ad effettuare il solito “scaricabarile”. Desta, in particolare, forte sconcerto quanto da Lei affermato in relazione alla questione dell’equiparazione contrattuale dei dipendenti del settore Parcheggi di Gtt al restante personale: nel corso della trasmissione Lei ha, infatti, affermato che il Comune non ha alcun potere nei confronti di Gtt, demandando la risoluzione della questione al confronto fra sindacati e azienda.

A tal proposito sotto un primo profilo evidenzio come la Città di Torino sia l’unico socio, e quindi proprietaria al 100% delle azioni, di Gtt e come, in tale qualità, ne determini gli indirizzi gestionali, mentre nella Sua visione sembrerebbe che l’azienda sia un qualunque soggetto di natura privatistica che si è dato la forma giuridica di società per azioni, trascurando, altresì, il fatto che gli organi amministrativi aziendali vengono nominati proprio dalla Città.

In seconda battuta le Sue affermazioni si pongono in totale antitesi a quanto “promesso” (equiparazione del contratto fra i lavoratori dei parcheggi ed il restante personale, oltre a varie altre cose) dalla forza politica che attualmente amministra la Città tramite un volantino di propaganda elettorale, che ha avuto un forte impatto sui lavoratori. Da allora già due interpellanze sono state presentate su tale tema da parte di differenti forze politiche: una attende da mesi di essere approfondita nella competente commissione consiliare, mentre quella del settembre 2016 Le diede modo di rispondere che in quel momento non era possibile procedere all’equiparazione contrattuale a causa della grave situazione economica di Gtt, asserendo, inoltre, che quando vennero presi gli impegni con quel volantino nessuno fosse a conoscenza di tali difficoltà, ormai peraltro superate attraverso interventi di varia natura. Pare, dunque, palese la contraddizione fra le due risposte da Lei date, perché o il Comune non ha alcun potere di indirizzo nei confronti di Gtt ( e allora non si prendono impegni in tal senso), o il Comune ha tale potere di indirizzo ( e allora non si capisce perché venir meno agli impegni presi, o forse si capisce anche troppo bene...).

La confederazione sindacale Cisal, anche attraverso la propria federazione dei Trasporti Faisa, nell’autunno del 2016 ha, con grande senso di responsabilità, sospeso le rivendicazioni in oggetto data la particolare congiuntura economica sfavorevole, ma, superate tali carenze economiche, è ora a richiedere il rispetto degli impegni presi e continuerà con tali richieste fino al loro completo raggiungimento, esprimendo, al contempo, il proprio vivo disappunto per le Sue pubbliche affermazioni che finiscono per rappresentare i dipendenti del settore parcheggi come ignoranti e utopistici visionari (o, nella migliore delle ipotesi, inguaribili sognatori), non in grado nemmeno di capire a chi rivolgere le proprie richieste! Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

*Davide Schirru, segretario Cisal Torino

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