Non prendetevela con il conducente

Risveglia antiche memorie quanto sta succedendo in questi mesi al trasporto pubblico di Torino e provincia. Ormai attendiamo da oltre un anno il fantomatico arrivo di 470 nuovi mezzi, poi successivamente ridotti a 74, che dovevano arrivare entro maggio e che nessuno ha ancora avuto il piacere di vedere. Gtt annunciò, a fine maggio, che il servizio dopo la chiusura scuole non sarebbe stato ridotto come consuetudine, poiché c’era il bisogno di recuperare i chilometri persi durante l’anno. Ogni giorno, nei depositi, tutti quei turni che teoricamente sarebbero stati tolti dal servizio e che invece sono stati mantenuti, in realtà sono rimasti fermi nei depositi per mancanza di vetture idonee al servizio. Questo è il risultato di tale decisione.

Gli impianti di climatizzazione delle vetture, che non hanno finestrini apribili, non funzionano, e stanno causando malori ai trasportati e ai conducenti. Turni mancanti sulle linee, e temperature che superano i 40 gradi all’interno di quei pochi mezzi che girano, causano l’ira della persone che attendono in fermate. Di conseguenza ci sono aggressioni verbali, e non solo, ai conducenti da parte di cittadini inferociti.

Lavoratrici e lavoratori non riescono ad andare in ferie perché l’azienda è perennemente sotto organico, e non vuole assumere quantità sufficiente di nuovi autisti, almeno per rimpiazzare chi va in pensione, finalmente, dopo appena 41/42/43 anni di guida. I meno fortunati diventano inidonei prima, e quando va bene declassati a parametri vergognosi, parcheggiati nelle portinerie, o messi in aspettativa senza paga.

Il piano industriale di Gtt, sottoscritto da tutti i sindacati, sta definitivamente affossando l’azienda e annientando il diritto alla mobilità di tutti i cittadini, come avevamo previsto fin dal primo momento. Questa amministrazione comunale, e aziendale, ha solo pensato a nuovi organigrammi e nuove nomine, in modo irresponsabile, senza alcuna attenzione per l’efficientamento del servizio pubblico. Ma sui giornali, la sindaca l’assessora ai trasporti, e l’ad di Gtt decantano la riuscita della lotta all’evasione tariffaria con i famosi tornelli installati su una manciata di bus, che si contano con una mano. Tutto ritorna...

N.B. Comunicazione alla clientela: Per rimostranze e reclami, non prendetevela con chi è alla guida dei mezzi Gtt, ma con i veri responsabili dai lauti guadagni, elencati nell’organigramma che compare cliccando su questo link.

*Michele Schifone, Usb

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