Qualcuno in Lega si è montato la testa

Non serviva molto a capire che il gruppo dirigente della Lega piemontese non fosse composto propriamente da statisti, ma a lor signori piace comunque dare conferma della loro inettitudine. Passi che abbiamo dovuto assistere alla consulenza data dal Mediomen leghista Preioni al ben più noto Mediomen televisivo. Si è persino passato sopra ai 20mila euro dati alla riciclata Federica Scanderebech (che ad oggi ancora si professa non leghista, bella faccia di tolla). Passi che a Palazzo Lascaris, a parte il Papeetellum, non ha visto la luce neanche mezzo provvedimento. Passi anche che i consiglieri a parte farsi selfie – dove annunciano con grandi proclami di lavorare alacremente per la regione – non hanno partorito ancora nulla (si tratterà di una gravidanza difficile?). Insomma, non sembrano proprio dei novelli De Gasperi ma tant’è.

Ancora peggiore la situazione cittadina a Torino dove la Lega é sparita da tempo, in Comune (sapete mica se esiste ancora?) e per le strade... Alle Vallette per citare l’esempio più eclatante non si è mai più vista mezza bandiera, le gazebate (come piace chiamarle ai leghisti) mancano da più di un anno (meno male che la periferia era il loro centro), le camminate per la legalità non pervenute, sede cittadina chiusa.

Ieri sera sotto una battente pioggia molti simpatizzanti e alcuni malcapitati militanti si sono ritrovati davanti alla sede cittadina come ogni giovedì sera.... Peccato fosse CHIUSA. Iniziano le telefonate qualcuno finalmente riesce ad avere informazioni, un sostenitore al telefono informa che alle 20.30 (riunione fissata alle 21) è arrivata una comunicazione che rimandava la riunione senza precisati motivi.  Ai malcapitati non è rimasto che andarsene tra un “buffoni” e altri epiteti poco carini. Peccato che non si tratti di un episodio isolato. Gli annullamenti all’ultimo e la mancanza di informazione e organizzazione sono all’ordine del giorno in quel di Via Poggio.

Passi quindi l’incompetenza politica ma non può passare la strafottenza della dirigenza cui il potere deve aver dato alla testa. Tra la gente (come piace dir loro) sì, fin quando si ha bisogno di prendere i voti. Sarà bello vederli in azione in comune con questa organizzazione da Brancaleone (sempre che riescano a prendere i voti). Anche se non sono in grado di gestire la loro situazione interna figuriamoci un Comune. I colonnelli piemontesi di Salvini non sanno o fanno finta di non sapere? E se sanno perché non agiscono? Troppo lavoro, qui i selfie mica si fanno da soli...

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