Il valore di una goccia

Una goccia per cucinare, lavare i denti e bere. Due gocce per lavare piatti e vestiti e andare in bagno. Tre gocce per una doccia o pulire i pavimenti. Quattro gocce per un bagno. Gli studenti delle scuole primarie di Torino imparano a non sprecare, lo fanno attraverso un semplice gioco durante il quale ogni bambino si rende conto di quanta acqua consuma al giorno e di quanta invece, con un po’ di attenzione, potrebbe risparmiarne. È il progetto “Stop spreco”.

L’iniziativa vede coinvolti circa duecento bambini che frequentano le scuole Giuseppe Allievo e l’Istituto Paritario Francesco Faà di Bruno. Nel corso dell’anno centinaia di altri loro compagni si confronteranno con il tema dello sviluppo sostenibile e del rispetto dell’ambiente in una serie di incontri programmati. In classe ci sono i divulgatori di “Pleiadi-Science Farmer”, l’iniziativa è promossa da Tigotà Educational. In Italia il progetto coinvolgerà oltre 4000 bambini, per un totale di quasi 200 laboratori durante l’anno scolastico. Torino è una delle nove città selezionate in Italia.

Lo spreco è tra le maggiori cause di inquinamento dell’ambiente. Vivere in maniera ecosostenibile è sinonimo di riduzione dei consumi, riciclo e riutilizzo. Purtroppo anni di sfruttamento incontrollato hanno lasciato sul pianeta Terra impronte indelebili: un consumo eccessivo delle risorse naturali, una maggior produzione di CO2 e metano e una sempre più avanzata crisi idrica. Spesso non si pensa alle conseguenze dei piccoli gesti che si fanno nella vita quotidiana, l’obiettivo è invece prenderne coscienza attraverso l’esperienza sin da piccoli. Gli alunni, dunque, imparano attraverso il gioco e soprattutto attraverso un’attività esperienziale, tattile e visiva il vero significato della parola spreco. I bambini imparano che se gettano nella spazzatura la carta e non la riciclano, si butta via molto di più: dietro quella carta c’è infatti un’industria cartiera, ancora prima il taglio di un albero, l’utilizzo del carburante per il trasporto e dell’energia per il trattamento e la trasformazione, l’usura delle macchine, l’impiego di acqua e molto altro. E poi giocando scoprono che l’acqua va usata con parsimonia, che possono raggiungere quotidianamente un piccolo risultato risparmiando sul consumo. Un puzzle sull’economia circolare, un quiz sulle buone abitudini contro l’inquinamento e la costruzione di “zaini ecologici” (format WWF) sono poi gli altri elementi delle giornate in classe. L’obiettivo: far crescere con maggiore consapevolezza e attenzione per l’ambiente gli adulti di domani.

print_icon