Non ne siamo usciti migliori

Stiamo scivolando in quella che potremmo chiamare la nuova era dello schiavismo. La pandemia non ci ha per nulla migliorato nei rapporti con gli altri, anzi li ha peggiorati, li ha resi drammaticamente oppressivi. Se il lavoro era diventato difficile durante la crisi economica oggi è diventato tirannico . Questo è un fattore negativo che si rifletterà su tutti noi per molti anni, cambiando le abitudini e il carattere delle persone, ma anche incattivendo i rapporti sociali, oggi già molto tesi.

In tutto questo dramma esiste un fattore di forte degrado: la grande cultura del nulla e del superfluo che ha generato una povertà intellettuale da avanspettacolo, tutto questo in un mondo che sta esaurendo la sua anima e la sua indulgenza. Tirannia e sopravvivenza in un sistema in declino sarà il tema del domani, un confronto in una società sorda e cieca che si è sfamata di futilità fino alla nausea, trascurando la dignità e il sapere. Il futuro che ne scaturirà sarà sempre più drammatico, produrrà anime in pena con le catene ai piedi, le stesse che abbiamo costruito per noi e per i nostri figli in tanti anni di sogni e di finte ideologie, di parole vuote e di finti sogni educativi.

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