Quanto rimpiango la Prima Repubblica
Giovanni Brigatti 18:11 Mercoledì 07 Luglio 2021 0
Non so se i nostri personaggi attuali della politica se ne stiano rendendo conto, ma un livello di così basso profilo credo non si sia mai raggiunto nel nostro paese. Leader da quattro soldi pronti a scannarsi tutti i giorni su argomenti riguardanti esclusivamente questioni di poltrone o posti di rilievo da ottenere, sovvertendo quasi sempre i principi per i quali sono stati votati dalla gente. I 5 stelle, che nel giro di due anni, hanno preso posizioni diverse, giorno dopo giorno, a seconda delle condizioni atmosferiche; il povero Zingaretti che secondo il mio modesto parere non vedeva l'ora di lasciare il comando del Pd, costretto a dire “niente governo senza Conte, affermando il giorno seguente che Draghi era l’uomo giusto” per Palazzo Chigi. E per fortuna che Draghi ha accettato di coordinare un insieme di parlamentari così eccentrici. I pentastellati che continuano a litigare tra loro per la conquista della leadership e intanto si dividono in altri movimenti che non fanno che creare nuovi partiti cespuglio, come all'epoca dell'Ulivo. A destra che Salvini tra un po’ lo vedremo a Piazza San Pietro, pronto a fare la supplenza di Papa Francesco, visto che ha più rosari lui di molti parroci e in Europa dove non perdeva occasione ogni giorno di dare dell’ubriacone a Juncker. Bene comunque che Matteo si sia un po’ democristianizzato, vedremo più avanti. Comunque rendiamoci conto, in una situazione così confusa, come si può pretendere di mandare a votare gli italiani, che ne hanno già poca voglia. L’unica speranza per tutti è che Draghi resista, faccia quello che deve fare e che tutti i partiti rinsaviscano al più presto. Rimpiango sempre più la Prima Repubblica, dove perlomeno gli ideali nelle formazioni politiche esistevano ancora.