Mail false e scuse

Gentile direttore,
Le scriviamo in merito all’articolo uscito questa mattina sullo Spiffero che ci cita tra i protagonisti di una inchiesta giudiziaria della procura di Torino su scambi di email contenenti informazioni coperte da segreto (o gossip nel caso di alcune foto) riguardo il dottor Andrea Padalino, magistrato sotto processo a Milano per corruzione in atti giudiziari, e il Pd torinese. In data 25 giugno 2021 la giudice del Tribunale di Torino, Silvia Salvadori, ha emesso un decreto di archiviazione in relazione al procedimento da Lei citato e aperto dalla procura su quelle email che in un primo momento sembravano essere state rubate dalla casella di posta dei nostri giornali, ovvero Repubblica e Il Fatto quotidiano. La ragione dell’archiviazione è che dopo tutti gli accertamenti tecnici disposti dalla dottoressa Anna Maria Loreto, procuratore capo, e dalla dottoressa Enrica Gabetta, suo vicario, quelle email sono risultate inesistenti o, meglio, costruite ad arte da qualcuno che per il tramite del dottor Padalino ha cercato di insinuare il dubbio che la procura di Torino non lavori in modo lineare e corretto. Questa seconda parte della vicenda che Lei ha omesso di verificare e scrivere rappresenta la verità dei fatti, dunque la diffidiamo ufficialmente dall'utilizzare i nostri nomi sul suo sito per raccontare questa vicenda in modo scorretto e parziale come è già accaduto. In fede

Ottavia Benedetto Giustetti, Giovanna Trinchella

Gentili colleghe,
in questi casi non resta che porgere le nostre scuse. Dalle nostre verifiche di qualche giorno fa l'indagine sulle mail incriminate risultava ancora aperta e pertanto, in attesa delle conclusioni, ci siamo limitati a riportare scrupolosamente quanto contenuto in atti ufficiali. Appresa la decisione del gip abbiamo immediamente provveduto a rettificare il contenuto dell'articolo e a modificare il titolo.

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