Dopo la Nazionale pensiamo all'Italia

Poco fa abbiamo festeggiato la vittoria delle nostra Nazionale di calcio e abbiamo visto la magra figura che hanno fatto gli inglesi quando si sono tolti la medaglia, cerchiamo di vincere un altro campionato: quello della buona educazione, dell’accondiscendenza, reclamiamo che il nostro Paese diventi un Paese moderno e colto, cerchiamo di eleggere dei rappresentanti delle istituzioni degni di essere tali. Non serve celebrare una volta ogni tanto una vittoria del calcio e poi dimenticare che abbiamo dei doveri da assolvere durante gli allenamenti delle vita, nostra e dei nostri figli. Diventiamo dei buoni istruttori, prepariamo i nostri bambini al campionato dell’esistenza, le partite le dovranno giocare davanti al mondo, per vincere dovranno essere allenati alla conoscenza.

La vittoria della Nazionale dovrebbe servire a questo, a migliorare il nostro benedetto Paese, renderlo nuovo trasversalmente, insegnare ai nostri eredi la grande storia educativa. La bellezza si esprime con i fatti e non soltanto con una bandiera in mano quando un centravanti fa gol. L’Italia ha davanti degli anni difficili, in futuro ci dovremmo confrontare con Paesi più afferrati di noi, dovremmo affrontare periodi pesanti e sconosciuti dove tutto quello che diamo per scontato non lo sarà più. I nostri allenamenti dovranno essere molto duri e dovranno far crescere persone normali ma responsabili. Quando avremo vinto anche questo campionato ci potremmo dire all’altezza di festeggiare, sicuri che il giorno dopo nulla non sarà più come prima.

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