L'unità del Pd così è un'ipocrisia

Nell’ultima assemblea del Partito del 2 dicembre per il bene del Partito mi sono autosospeso in attesa di un chiarimento. A meno di un mese dal congresso cittadino del Pd, che all’unanimità ha indicato Giorgio Abonante candidato sindaco assumendo come patrimonio del Partito una proposta che avevamo fatto noi, sono stato emarginato dal segretario cittadino. Avevo dato la mia disponibilità per favorire la ricomposizione unitaria dopo il ritiro della candidatura di Mauro Bressan. Avevo pensato di poter portare la voce e il punto di vista di un’area per contribuire all’organizzazione del Pd cittadino e ho sperato di poter offrire il contributo di persone competenti per costruire il programma per le prossime elezioni.

Purtroppo, in queste settimane non solo non si è organizzato il Partito, non si sono fatte iniziative ma nessuno dei termini dell’accordo fatto prima del congresso è stato rispettato. Mi è stato impedito di parlare in un’assemblea cittadina perché il segretario aveva già annunciato le sue conclusioni trincerandosi dietro un: “Ho deciso così”. Passi. È stato presentato un documento, a prima firma Antinucci, sul tema elezioni provinciali, senza che io fossi stato coinvolto nella discussione mentre lo stesso documento riportava la firma dell’altra vicesegretaria e di una parte del Pd cittadino. Passi. Ho letto su fb la composizione della segreteria cittadina e ho appreso che non erano state nominate compagne e amiche e compagni e amici, che si erano dati disponibili, esclusi solo perché appartenenti al mio gruppo. Il segretario non vuole il nostro contributo: per me è essenziale condividere valori, percorsi, organizzazione e idee e affrontare i problemi politicamente quando ci sono.

Continuerò e continueremo a lavorare per vincere le elezioni, lo faremo anche senza incarichi, il nostro coinvolgimento sarà pieno e nelle mani del candidato sindaco. Con chiarezza, con trasparenza e con lealtà, senza giri di parole dico e diciamo che così non va, l’unita è un risultato non un’ipocrisia dietro la quale nascondere l’esclusione di chi vuole dare il suo contributo.

PS: molto interessante il convegno di IV sulla sanità, il Pd con Ravetti e Abonante ha portato una visione profonda, completa e competente, peccato che non ci siano, in Alessandria, spazi offerti dal Pd per poter portare la competenza dei suoi esponenti, a questo avrei voluto lavorare.

*Francesco Di Salvo, vicesegretario cittadino Pd Alessandria

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