Accademia, eccellenza snobbata

A Torino nasceva nella prima metà del Seicento una delle prime “Università dei Pittori, Scultori e Architetti” d’Italia, che si chiamerà “Accademia” dal 1678 e verrà poi rifondata da Carlo Alberto intorno al 1833 assumendo il nome di “Regia Accademia Albertina”. Un prestigiosissimo fiore all’occhiello di Torino, oggi Accademia Albertina, che racchiude una preziosa testimonianza storica della nostra città.

Dopo l’avvicendarsi di numerosi personaggi nell’arco dei decenni, ne è presidente da alcuni anni Paola Gribaudo, donna di eccezionale preparazione, lunga esperienza, intelligente sensibilità e straordinaria cultura artistica che ieri 10 gennaio 2022, ha inaugurato con il ministro Messa l’anno accademico. I media ne hanno parlato poco e assai di sfuggita. Ciò mi porta a riflettere sulla “strana” tendenza torinese (politico/mediatica) rispetto alla concezione di cultura e alla scarsa attenzione a ciò che può rappresentare una solida e prestigiosa componente della nostra storia, come se in qualche modo si ritenessero quasi marginali queste realtà storico/culturali, mentre si danno grandi spazi e grande enfasi ad eventi che di culturale hanno molto meno.

Forse a Torino dà fastidio il passato artistico di prestigio, forse anche per questo rimaniamo una città marginale nonostante tutto. Certo l’impulso dato ai musei e alle regge sabaude negli anni è stato notevole ma appare più come una ricerca di forsennata accumulazione di turisti piuttosto che la vera e profonda consapevolezza di una solida ossatura culturale che ci accompagna da secoli.

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