Gtt, una privatizzazione mascherata

Le scelte messe in campo ormai da tempo in Gtt sono sempre state esclusivamente operate da interessi politici e mai per l’efficienza del trasporto pubblico di Torino. Siamo da mesi ingessati tra marachelle di figli d’arte, guerre intestine e diktat politici, i soliti noti (chi guida bus e tram) sono allo sbando più totale e sempre in condizioni peggiori. Tra trattative, monitoraggi, incontri, promesse non mantenute, l’azienda trova alibi per prendere tempo in attesa del nuovo cda.

Da mesi noi avevamo annunciato l’arrivo di manager del privato e avevamo scommesso da tempo sulla nomina della Serena Lancione. Quale miglior manager per mascherare l’intenzione di privatizzare l’azienda storica di Torino? Quindi mentre nei piani alti si lotta per le poltrone, in basso tra quelli in prima linea si fanno trattative, monitoraggi, incontri senza caverne mai un ragno dal buco. Gtt sulla scia del privato adotta sempre più spesso decisioni unilaterali, non rispetto degli accordi, facendo rimettere le penne sempre agli stessi. Con l’assorbimento di Ca.Nova si è sempre più evidenziata discriminazione tra gli stessi lavoratori. Divide et impera.

La rsu della Faisa Cisal e l’unica rappresentanza sindacale in questo momento non addomesticata agli input dei dirigenti aziendali e i loro metodi clientelari, che li permette di tenere buona la maggioranza della rappresentanza sindacale in Gtt. Non siamo addomesticabili!! La Rsu della Faisa Cisal il 24 giugno ha indetto un primo sciopero di 4 ore dalle 18 alle 22,  ma la commissione di garanzia per lo sciopero ci ha obbligato a riprogrammare lo stesso sciopero per martedì 5 luglio 2022, in quanto vige tra il 28 giugno e il 4 luglio un periodo di franchigia. E così continuerà con chiunque arriverà ad amministrare un bene pubblico con i metodi un privato senza valorizzare il personale. Perché in questo caos generale di lotta e potere, noi saremo sempre schierati con la base in prima linea. Noi siamo con le lavoratrici e i lavoratori state sereni o meglio Serena.

*Michele Schifone, Faisa Cisal Torino

print_icon