Guardiamo avanti, non al passato

In un recente articolo il prof. Orsina afferma che “l’antifascismo è ormai morto”. Ohibò, una osservazione precisa e articolata che mette (metterà?) fine alle troppe chiacchere che una parte politica quotidianamente porta avanti per poco nobili motivi. Il de profundis, salmo penitenziale in suffragio dei defunti, è ben articolato da Orsina che non è peraltro un uomo con la camicia nera ma un politologo serio che scrive su quotidiani progressisti.

Potremo finalmente scrivere e discutere di cose serie e attuali? Ce ne sono tante ahimè e proviamo a parlarne abbandonando la vecchia frusta storia del passato, proprio lontano. Se ricordate i terribili scenari con B e la destra dittatoriale, i girotondi e gli appelli disperati per evitare che arrivasse M e le sue falangi... per fortuna siamo ancora democraticamente in vita. Basta con questi allarmi che fanno pure vittime illustri che nei loro armadi (tutti noi italiani abbiamo le foto dei nostri nonni bisnonni in camicia nera e pure a saluto romano, plaudenti al duce al quale proponevano ad esempio ardentemente la cittadinanza onoraria della loro città). Storia dimenticata e quindi strategia (antifascismo) sbagliata e che non paga.

Grazie per l’attenzione

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