Trasparenza e legalità a Trecate

Egregio direttore,
mercoledì scorso ho depositato formale denuncia-querela nei confronti del sindaco Federico Binatti e dell’sssessore Giovanni Varone. Ritengo che quest’atto fosse dovuto in quanto è dovere del consigliere comunale operare un controllo politico-amministrativo sull’operato dell’amministrazione comunale: ormai da diverso tempo ho segnalato ripetutamente e con diverse modalità i miei dubbi riguardo fatti e circostanze che a mio giudizio rappresentavano non solo atteggiamenti moralmente deprecabili ma potessero configurare vere e proprie ipotesi di reato.

Nello specifico, mi sono chiesto se a carico dei due amministratori locali potessero configurarsi le circostanze che li vedrebbero responsabili dei reati di truffa nei confronti del Comune di Trecate e del Comune di Siderno e nel contempo si configurerebbero anche i reati di omissione e di favoreggiamento. È pur vero che il Comune di Trecate sta verificando e regolarizzando il dovuto riguardo ai tributi locali non introitati in ragione della posizione dell’assessore Varone, così come compare su una nota scritta dell’ente, ma questo non cancella l’ipotesi di reato di truffa nei confronti del Comune. La stessa condizione si è venuta a creare nel Comune di Siderno: il cambio di residenza, seppur avvenuto nel corso del 2022, non può cancellare la posizione degli ultimi decenni.

Ho chiesto ripetutamente che venissero assunti dei provvedimenti sugli aspetti amministrativi e che tutti insieme prendessimo le distanze da quei comportamenti degli amministratori coinvolti che potessero rappresentare, come ho avuto modo di ribadire poco fa, un aspetto poco etico se non addirittura rappresentare delle ipotesi di reato, anche per evitare che nel tempo le ricadute amministrative possano divenire anche peggiori.

Comunicherò delle formali scuse come consigliere comunale al Comune di Siderno e all’Aterp Calabria, che gestisce le case popolari (edilizia residenziale pubblica) calabresi, e comunicherò quanto ho formalmente depositato oggi, anche affinché possano valutare eventuali loro provvedimenti conseguenti qualora sussistessero le condizioni per rivalersi. Nelle mie funzioni di consigliere comunale ho ritenuto essere mio preciso dovere non tacere e portare all’attenzione dell’autorità giudiziaria la situazione che ho poc’anzi descritto: in tutti questi anni ho sempre mantenuto fermamente una precisa linea che ponesse al centro legalità e trasparenza e il mio obiettivo è continuare a perseguirla nei confronti di chiunque si dimostri amministratore distratto o lezioso.

*Giorgio Capoccia, consigliere comunale di Trecate

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