La "concordia" entri anche in carcere
Igor Boni, Giulio Manfredi, Silvja Manzi * 17:09 Martedì 06 Agosto 2024 0
Egregio Presidente Alberto Cirio, egregio Sindaco Stefano Lo Russo,
la comunanza di intenti e di azioni da Voi dimostrata negli anni passati su varie questioni (realizzazione della Tav, della Metro 2, del Parco della Salute di Torino…) dovrebbe, a parer nostro, manifestarsi nuovamente su una questione che, purtroppo, è ancora una volta esplosa in piena estate: la situazione di sfascio e di sofferenza presente nelle carceri, e, in particolare, nella casa circondariale “Lorusso e Cutugno” e nell’Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti” di Torino.
Sono passati 25 anni esatti dall’entrata in vigore del D. lgs. n. 230/1999 che, all’articolo 1, afferma: “I detenuti e gli internati hanno diritto, al pari dei cittadini in stato di libertà, alla erogazione delle prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, efficaci, tempestive ed appropriate …”. Il provvedimento intendeva ed intende ribadire che non esistono cittadini di “serie A” e di “serie B” rispetto al diritto costituzionale alla salute; le Aziende sanitarie locali avrebbero dovuto fornire ai cittadini reclusi lo stesso livello di prestazioni sanitarie assicurato agli altri cittadini. Utilizziamo il condizionale perché ci pare evidente che, 25 anni dopo, la strada da fare è ancora lunga per attuare compiutamente quella legge. L’ente Regione, che coordina e controlla l’operato delle ASL, ha una funzione cruciale in materia. Sarebbe estremamente importante se il Presidente della Regione, all’inizio del suo secondo mandato, manifestasse un segno tangibile di attenzione istituzionale visitando tutte le carceri piemontesi, accompagnato dall’assessore regionale alla Sanità e dai sindaci dei Comuni interessati.
D’altro canto, sarebbe importante se il Sindaco di Torino visitasse al più presto i due istituti cittadini per ribadire il fatto che non si trovano in una situazione di extraterritorialità, che fanno parte, volenti o nolenti, del tessuto cittadino, con le loro macchie, con le loro ombre ma comunque con persone a cui non si deve aggiungere una pena ulteriore alla pena che devono scontare.
In definitiva, Vi invitiamo ad operare affinché la “concordia istituzionale” da Voi espressa e rivendicata in varie occasioni come valore positivo, utile non solo per Voi ma per l’intera comunità, si esprima ulteriormente con una Vostra visita congiunta ai due istituti di reclusione torinesi, magari il giorno di Ferragosto.
In attesa di cortese riscontro, rivolgiamo distinti saluti
*Igor Boni, Giulio Manfredi, Silvja Manzi (Europa Radicale)
P. S. “Europa Radicale”ha inviato la seguente lettera aperta ai vertici della RAI, richiedendo la realizzazione di uno “Speciale Carceri” in prima serata: https://europaradicale.eu/lettera-aperta-ai-vertici-rai-per-uno-speciale-carceri-in-prima-serata/ Per firmare la “lettera aperta” si può inviare una mail a: europaradicale@gmail.com