Il peggiore? È stato Toninelli
Mino Giachino* 08:27 Lunedì 13 Gennaio 2025 0
Caro direttore,
casomai il peggiore ministro dei Trasporti è stato Toninelli che voleva far saltare la Tav e invece noi con la grande manifestazione di Piazza Castello abbiamo fatto saltare lui.
Sulla feroce polemica contro Salvini a proposito dei grossi ritardi della giornata di sabato occorre fare chiarezza nell’interesse del Paese. Nell’ultimo anno i ritardi dei treni sono aumentati a vista d’occhio. Perché? Perché gli incentivi alle aziende di trasporto ad utilizzare il trasporto su rotaia (il Ferrobonus che ideai e finanziai io nel 2009 quando ero sottosegretario ai Trasporti) hanno funzionato ed hanno raddoppiato il traffico merci su rotaia. Ma per trasportare queste merci sono aumentati i treni merci che viaggiano sulla nostra rete ferroviaria. Per quanto riguarda il trasporto passeggeri il successo dell’alta velocità ha aumentato se non raddoppiato i passeggeri e quindi il numero dei treni in circolazione. Siccome giustamente si è aperto il mercato a più operatori sia nel trasporto passeggeri che merci sono aumentati notevolmente i treni che circolano sulla nostra rete ferroviaria che sostanzialmente è quella ristrutturata nel dopoguerra usando i fondi del Piano Marshall. L’alta velocità ha usufruito anche dallo spazio offerto dal trasporto aereo che ha alcune tratte molto care.
La grande novità è rappresentata dalla costruzione della rete ad AV che corre su binari propri da Torino a Salerno e entrata in funzione sabato 5 dicembre 2009. L’aumento della domanda di trasporto ad AV ha portato a un forte aumento dei treni in circolazione.
Infine per utilizzare al meglio i fondi del Pnrr sono stati decisi investimenti di alcune decine di miliardi sulla rete normale e siccome i lavori debbono essere ultimati entro la metà del 2026, altrimenti si debbono restituire i soldi all’Europa, attualmente sono in corso oltre 1000 interventi sulla rete. Per garantire la sicurezza sul lavoro ovviamente quando si lavora i treni non viaggiano o vengono deviati.
Ecco i motivi dei ritardi e dei disagi. Se uno ristruttura casa continuando ad abitarla subisce disagi sino a quando i lavori non sono ultimati ma poi sta meglio di prima. Mi stupiscono gli interventi di due ex ministri dei Trasporti, Bersani e Giovannini. Bersani in particolare, perché lo ritengo una persona seria e perché da ministro ha fatto cose buone.
Chi è stato al governo e specificatamente al Ministero dei Trasporti dovrebbe premettere che da quando si delibera un investimento sull’infrastruttura della rete ferroviaria occorrono molti mesi/anni per terminare i lavori. Nessun investimento serio finanziato dal Governo Meloni, che ha iniziato la sua attività due anni e due mesi fa, potrebbe essere già ultimato oggi. Per la carenza della rete ferroviaria occorre cioè riferirsi ai governi precedenti. Ricordiamo tutti la Conferenza stampa del Governo Prodi a Caserta quando due ministri litigavano sulla Tav e il professore disse: “Volete fare cadere il governo?”
Salvini non ha nessuna colpa se il vecchio traforo ferroviario del Frejus è fermo da quasi due anni causa una frana in territorio francese che i francesi, se Dio vuole, risolveranno nella prossima primavera.
Grandi colpe le hanno invece gli amici dei Cinque stelle, i No Tav, che hanno fatto ritardare la Tav, l’opera più importante per il futuro di Torino che da venticinque anni ha un pil che cresce meno della media nazionale con un grande aumento della povertà. Giovannini poi imputa (sic) all’attuale Governo di aver diminuito gli interventi sulla rete autostradale a favore della rotaia. Forti le polemiche per l’enfasi di Salvini sul ponte di Messina, ma non spiegano cosa farebbero in alternativa.
Io sono convinto che la priorità per il nostro Paese sia l’attraversamento delle Alpi, dove si dirigono 2/3 delle nostre esportazioni, e quindi la Tav, il Brennero e poi il Ponte. Noi non dobbiamo fermare i cantieri in corso anzi, dobbiamo accelerare i lavori sulla Tav, sul Terzo Valico, sul Brennero. Quando avremo ultimate queste reti che ci collegheranno alla Francia e alla Spagna (Tav), alla Svizzera e alla Germania Ovest (Terzo Valico) e ad Austria e alla Baviera Germania Est (Brennero) oltre ai 1500 interventi sulla rete ferroviaria normale, allora il nostro viaggiare sarà ancora più importante e bello.
Facciamo i sacrifici ancora per due anni e poi viaggeremo tutti meglio e in modo green. Sì, perché il treno è l’unico mezzo di trasporto che non inquina e riducendo la congestione del traffico sulle strade anche qui inquinerà di meno e ci porterà lavoro e benessere.
In chiusura i sindaci di Torino che hanno impiegato più di dieci anni a terminare il progetto della linea 2 della metro e che consegnano ai torinesi una linea 1 con la metà delle scale mobili forme, sono gli ultimi a poter parlare.
Con simpatia.
*Mino Giachino, già Sottosegretario di Stato ai Trasporti