Lavoro: costruttori Torino, occupazione dimezzata in 10 anni

"La situazione dell'occupazione nel settore edile a Torino è disastrosa. Dieci anni fa gli iscritti alla Cassa Edile erano 18.000, oggi sono circa 9.000, e bisogna aggiungere l'indotto che non rientra in questi dati. E' come avere avuto 18 Embraco, due all'anno. La politica non ci ha supportato né difeso". E' il quadro fosco tracciato da Antonio Mattio, presidente da otto mesi del Collegio dei Costruttori torinesi. "E' una situazione di stallo. Il settore vive un dramma, siamo stati messi da parte", ha aggiunto Mattio ha parlato di "buoni rapporti con l'amministrazione comunale". "C'è da parte loro grande disponibilità ad ascoltare e a cercare di risolvere problemi, anche micro, che possono aiutare le imprese. Abbiamo un buon rapporto con il vicesindaco, abbiamo aperto qualche tavolo, ci sono segnali positivi. Tra i più evidenti la delibera sulle agevolazioni per le ristrutturazioni non è la panacea di tutti i mali ma dà una prima proposta concreta". Sul piano delle opere pubbliche nel primo semestre 2018 in provincia di Torino sono stati pubblicati 114 bandi di importo inferiore a 50 milioni di euro, per un totale di quasi 134 milioni di euro. Il Comune di Torino ha appaltato meno di 10 milioni di euro, cifra inferiore in proiezione rispetto all'anno scorso, "perché i fondi sono bloccati dalla Corte dei Conti".

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