Riccardo cuor di leone

Dicono che… nonostante abbia stabilito da tempo la propria residenza in Svizzera con la moglie Lilli, Torino per Riccardo Ruggeri resti l’unica vera patria. Ormai molti conoscono la sua vita che in cinquant’anni l’ha portato dall’umida portineria in cui venne al mondo, al numero 9 di piazza Vittorio Veneto, a scalare le vette dell’imprenditoria italiana e internazionale. Operaio in Fiat, travet, manager (è stato uno dei dirigenti vicini a Gianni Agnelli e fra le altre cose ha seguito e portato New Holland alla quotazione a Wall Street), consulente di business, editore e finanche brillante opinionista, nel 2018 Ruggeri ha scoperto di avere un cancro alla prostata. Dopo aver trascorso qualche giorno nella disperazione più totale, ha deciso di risollevarsi e affrontare la malattia proprio come ha affrontato ogni altra avversità. Il primo passo è stato affidarsi alla sanità pubblica italiana – pagando, dal momento che risiede all’estero: si è fatto curare dai medici delle Molinette. Sulla difficile esperienza, ha scritto un piccolo volume intitolato “Il cancro è una comunicazione di Dio”. È una specie di copione teatrale, in cui ha riassunto il processo che gli ha permesso di riappropriarsi del suo stile di vita, relegando il cancro ad un piccolo intruso, ad una bad company. Ne parlerà lui stesso, giovedì 17 gennaio ore 18 al Politecnico, regalando una copia del volume ai primi 30 partecipanti.  Il ricavo netto delle vendite è devoluto in beneficenza alla Bartolomeo & C.

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