Più lavoro e investimenti: il ruolo di Iren in Piemonte

Iren ha investito 368 milioni di euro in Piemonte e 150 milioni nel solo 2018, generando un contributo occupazionale di quasi 6mila posti di lavoro tra effetto diretto, indiretto e indotto nell’intera economia regionale.

Sono solo alcuni dei principali dati territoriali emersi dalla ricerca “Il contributo di Iren alla creazione di valore per i territori e nelle città” realizzata da The European House-Ambrosetti che, in collaborazione con Iren, ha organizzato l’incontro “Orientati al futuro. Strategie di sviluppo e valorizzazione dei territori”.

Per quanto riguarda il contributo alla crescita del Capitale economico, Iren rappresenta una realtà industriale di primaria importanza a livello nazionale, posizionandosi – con un fatturato 2017 di 3,7 miliardi di euro – 25ª tra tutte le aziende del comparto industriale italiano, 6ª nel proprio settore di riferimento e 3ª tra i comparable, con un tasso di crescita dei ricavi del 9,3% tra il 2015 e il 2017 rispetto a una media dell’industria italiana del -1,5%.

Un Gruppo che ha generato un contributo al Pil nazionale pari a 2,3 miliardi di euro. Nel solo Piemonte il valore aggiunto diretto generato da Iren è stato di 573 milioni di euro cui si aggiungono altri 148 milioni generati indirettamente nell’economia del territorio (per complessivi 721 milioni di euro di valore aggiunto totale), grazie a un effetto moltiplicatore di 1,8.

Iren si posiziona nella top-25 delle aziende industriali italiane per investimenti effettuati: nel periodo 2014-17 gli investimenti sono cresciuti del 36,6% (1,1 miliardi complessivi nel periodo 2014-2017 e un piano di investimenti previsti al 2023 di 3 miliardi di euro) in un contesto nazionale di investimenti pubblici e privati decrescenti (media del 13% dell’industria italiana).

In particolare, negli ultimi 5 anni in Piemonte Iren ha investito 368 milioni, con obiettivi futuri che confermano il trend positivo. Nel solo 2018, il Gruppo ha infatti investito 150 milioni di euro.

Grazie agli investimenti realizzati, i clienti, il cui numero è in costante crescita (+21% in Piemonte nel periodo 2015-2018), risultano sempre più soddisfatti. Il tasso di soddisfazione medio dei clienti di Iren è di 93,7 nel 2017 (in linea con il dato dei clienti piemontesi, 93,6), in miglioramento rispetto al valore del 2014 di 90,1. Il dato risulta inoltre superiore di circa 10 punti rispetto alla media degli indici di soddisfazione dei comparable (84,3 nel 2017).

Anche la crescita del titolo Iren in Borsa ha generato valore economico per le amministrazioni territoriali che rappresentano i maggiori azionisti Iren: da dicembre 2015 a dicembre 2018 il valore del titolo è cresciuto del 40,7%. A ciò si aggiungono i dividendi distribuiti ai Comuni azionisti (detentori del 51,7% delle azioni Iren): 24,4 milioni di euro per l’anno 2017, in crescita del 27% rispetto al 2015.

In particolare, il Comune di Torino possiede il 13,8% del capitale della società e rappresenta a oggi il secondo Comune azionista del Gruppo; nel capoluogo piemontese i dividendi sono ammontati a 6,2 milioni di euro nel 2017 (importo paragonabile agli investimenti effettuati in istruzione e diritto allo studio dal Comune di Torino nel 2017).

Sul fronte del Capitale ambientale, il Gruppo genera l’86% del totale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e assimilate, una quota superiore rispetto alla media delle aziende comparable (57%) e a quella del Paese (37%).

In particolare, la totalità (100%) dell’energia elettrica generata in Piemonte dal Gruppo utilizza fonti rinnovabili o assimilate. Iren investe inoltre in importanti progetti di efficientamento energetico, con risultati riconosciuti e certificati.

In questo scenario, la città di Torino è un riferimento nazionale per il raggiungimento di performance ad elevata efficienza grazie a Iren. Nel capoluogo hanno infatti trovato applicazione alcuni progetti di efficientamento energetico quali il progetto Revamping che ha previsto la realizzazione di lavori di riqualificazione ed efficientamento su 183 strutture, il polo di e-mobility che, grazie a IrenGo, permette alla città di disporre di una flotta di 400 mezzi elettrici, tra cui e-cars, e-scooters ed e-bikes e, infine, operazioni di efficientamento ed estensione della rete di teleriscaldamento cittadina.

Con 68 milioni di metri cubi di volumi gestiti e 650.000 abitanti serviti, Torino è la città più teleriscaldata d’Italia. Grazie al teleriscaldamento ogni anno Torino evita l’immissione di 1,1 milioni di tonnellate di CO2 e 1,3 milioni di tonnellate di NOx che si traducono, come dimostrato da una recente ricerca del Politecnico di Torino, in significativi benefici per i cittadini in termini di costi sociali evitati (-88 milioni di euro), 700 morti evitate causate dall’emissioni di inquinanti e circa 9.000 giorni di lavoro in meno persi per malattie dovute a patologie correlate agli effetti dell’inquinamento.

Altro fiore all’occhiello dell’efficientamento energetico è il progetto Torino Led, vera e propria best practice in Italia con la sostituzione di 53.000 punti luce con nuove lampade a Led che ha permesso un risparmio al Comune di Torino del 60% della propria bolletta energetica nel 2017.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, Iren gestisce volumi crescenti con una quota di raccolta differenziata (60,6%) superiore alla media nazionale (52,5%) e in costante aumento. In Piemonte, il Gruppo serve circa 1 milione di abitanti nel servizio di raccolta differenziata con una quota del 67% a Vercelli e del 44,7% a Torino, dato comunque più elevato rispetto alla media delle città metropolitane (36,3%).

Iren è particolarmente impegnata nella riduzione delle emissioni di CO2, dove è passata dalle 2,04 milioni di tonnellate di CO2 evitate del 2013 alle 2,76 del 2017, risultando prima tra i comparable.

Infine, nel settore idrico, dove Iren è il 3° operatore italiano, il Gruppo ha servito 3 milioni di abitanti equivalenti nel servizio di depurazione, riducendo le perdite della rete idrica del 4,8% dal 2016 al 2017, raggiungendo una media di perdite di rete nei territori gestiti del 31,7%, contro una media nazionale del 40,7%.

Il Gruppo ha realizzato importanti investimenti nell’efficientamento della rete idrica vercellese dove serve 74.700 abitanti equivalenti e dove ha completato il progetto di distrettualizzazione delle rete idriche e l’ottimizzazione dei pompaggi delle acque reflue con relativo monitoraggio dei consumi.

Con riferimento al contributo alla crescita del Capitale cognitivo, Iren attiva filiere di Ricerca e Sviluppo su scala internazionale, che coinvolgono un totale di 274 partner, di cui 75 in Italia, 184 in Paesi dell’Unione Europea e 15 in Paesi extra-UE, consentendo di importare nel nostro Paese know-how, competenze e conoscenza, al diretto servizio di cittadini, imprese e territori.

Con l’iniziativa IrenUp, Iren si afferma inoltre come uno dei principali finanziatori di Venture Capital italiani, stanziando 22 milioni di euro in 3 anni, il 12% del totale dei fondi Corporate Venture Capital erogati in Italia. “StartUp Award” è lo strumento lanciato con Intesa Sanpaolo nel 2017 volto a premiare le giovani startup con progetti innovativi nei settori dell’energia, dell’ambiente, del ciclo idrico e della mobilità; la vincitrice della prima edizione è stata la torinese Enerbrain.

Iren investe infine in maniera significativa in attività di formazione, sia interna, sia esterna all’azienda. Internamente, nel 2017, sono state erogate circa 104 mila ore di formazione ai dipendenti, coinvolgendo l’88% della popolazione aziendale. Sul fronte esterno, negli ultimi tre anni sono stati coinvolti all’interno del progetto EduIren oltre 230 mila cittadini dei territori di riferimento (circa 60 mila sono stati i cittadini coinvolti in tre anni nel solo Piemonte).

Iren contribuisce al Capitale sociale e culturale dei territori in cui opera innanzitutto sotto il profilo occupazionale in quanto è un employer sempre più rilevante con circa 7 mila dipendenti e una crescita degli occupati del 37% tra il 2013 e il 2017 (+4% per l’economia italiana) e 600 nuove assunzioni nello stesso periodo, un cumulato pari al 9% dell’organico attuale.

A questo impatto occupazionale diretto si aggiungono gli occupati indiretti e indotti, sostenuti da Iren attraverso l’attivazione delle filiere di fornitura e subfornitura e l’effetto sui consumi, per un totale di circa 25 mila occupati: per ogni persona occupata da Iren si attivano 3 ulteriori posti di lavoro nell’economia.

In Piemonte le nuove assunzioni sono in crescita (+154% nel periodo 2013-2017) e nel periodo 2015-2018 sono state assunte 399 persone, pari al 13% dell’organico attuale nella regione. A fine 2018 i dipendenti di Iren in Piemonte sono 3.052 e, più in generale, il contributo occupazionale di Iren è di ulteriori 3 mila posti di lavoro attivati nell’intera economia del territorio.

L’offerta di lavoro di Iren aiuta ad affrontare i rilevanti squilibri sociali del Paese: fragilità occupazionale giovanile, condizione femminile e precarietà. Ad oggi infatti il 52% dei neo-assunti in Iren è under 30, una quota frutto di una precisa politica aziendale che mira a raddoppiare gli occupati under 30 entro il 2020. La quota di occupazione femminile è a sua volta cresciuta: dal 19,9% del 2013 al 25,5% del 2017.

Infine, Iren privilegia rapporti di lavoro di lungo periodo: il 98% degli occupati è assunto a tempo indeterminato, mentre il dato medio del Paese è dell’84,6%.

Iren dà importanza all’ascolto e alla partecipazione dei territori nei quali opera attraverso la creazione dei Comitati Territoriali: organismi di ascolto, confronto, progettazione partecipata tra il Gruppo e i propri stakeholder che costituiscono un pilastro fondamentale della relazione tra Iren e i suoi territori.

Per quanto riguarda le ricadute sociali esterne all’azienda, Iren contribuisce al settore della cultura con un valore cumulato dei contributi aziendali nel periodo 2013-2017 di oltre 34 milioni di euro, di cui 9,4 milioni in Piemonte. Particolare attenzione è rivolta al sistema teatrale italiano: i finanziamenti versati da Iren agli enti teatrali dei territori in cui opera ammontano a 3,5 milioni di euro nel 2017, di cui 1 milione di euro per il solo Teatro Regio di Torino (circa ¼ del supporto totale al teatro).

Paolo Peveraro, Presidente Iren, ha dichiarato: “Il nostro futuro, come Aziende di pubblica utilità, sarà quello di allacciare sempre più innovazione, tecnologia e sviluppo sostenibile alla vita quotidiana delle persone, nelle grandi città come nelle piccole comunità urbane. Continueremo a produrre e vendere kilowatt, a illuminare e spazzare strade, a distribuire acqua e gas e raccogliere rifiuti, ma faremo tutto questo declinandolo sempre più con il digitale, l'internet delle cose, la mobilità elettrica, il riciclo e il riuso dei materiali e la compatibilità ambientale.

E’ proprio per questo che, coerentemente con i 114 anni della nostra storia, stiamo lavorando per rendere sempre più competitivi e sostenibili i nostri servizi, guardando alla crescita dei territori con gli occhi del cambiamento e fondendo sviluppo, sostenibilità e competitività in un unico valore”.

Per l’ad di Iren Massimiliano Bianco “Quattro anni di crescita continua hanno portato Iren ad essere più grande e più solida con sempre maggiore impegno verso i territori. La visione circolare di Iren, che pone al centro il cliente, sarà la base delle azioni strategiche del gruppo e il focus principale sarà la crescita in un contesto di scelte ambientalmente sostenibili. Il piano industriale che abbiamo recentemente presentato prevede 3 miliardi di euro di investimenti, di cui più della metà in sostenibilità, con una ricaduta sull’indotto veramente importante e nuove opportunità occupazionali”.

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