VERSO IL VOTO

Le madamin guardano all'Europa

Le vestali dell'alta velocità di Torino fanno rete con altri soggetti civici di Milano e Genova. All'orizzonte c'è Bruxelles e il prossimo appuntamento elettorale. Pronte a una candidatura? "Siamo una forza apartitica, ma non apolitica"

Tirate per il tailleur dalla politica, tra chi le vuole con il centrosinistra, chi con il centrodestra, chi offre loro uno scranno a Palazzo Lascaris, le madamin Sì Tav di Torino per ora guardano all’Europa. Le sette vestali dell’alta velocità (poi diventate cinque, dopo le defezioni di Donatella Cinzano e Roberta Dri) e altri movimenti europeisti del Nord-Ovest nati da spinte civiche a Milano e Genova si riuniscono sotto un cappello comune: il network si chiama Filo Europa ed è stato presentato questa mattina a nel capoluogo lombardo al Palazzo delle Stelline. In una conferenza stampa, i promotori hanno annunciato anche alcune iniziative in vista delle elezioni europee del 26 maggio. Sono cinque le associazioni fondatrici: Italiastatodidiritto, che riunisce avvocati e professionisti milanesi; Per l’Italia con l’Europa, movimento europeista milanese; Osservatorio21 di Luciano Lenotti e Sì Torino va avanti, il gruppo che ha dato vita alla doppia manifestazione a favore dell’alta velocità; Soprattutto Europa di Genova, gruppo di ex politici e professionisti nato in vista delle elezioni dell’anno scorso per ribadire l’importanza dell’Unione per la città portuale. I gruppi hanno ribadito a Milano la loro “ferma opposizione all’attuale governo italiano, che con una gestione dell’economia di stampo assistenzialista e una visione politica nazionalista sta impoverendo il Paese, sta rubando il futuro ai giovani e sta isolando l’Italia nella comunità europea e internazionale”.

Tre gli appuntamenti organizzati per ribadire la causa europeista prima delle consultazioni per il rinnovo per Parlamento di Strasburgo: giovedì 21 marzo, festa di San Benedetto patrono dell’Europa ci saranno presidi nelle piazze con la vendita delle bandiere europee e con l'invito ai cittadini di esporle alle finestre di casa; domenica 7 aprile una marcia lungo la via Francigena, l’arteria stradale che connetteva il continente durante il Medioevo; e una manifestazione in piazza a Milano il 9 maggio, festa dell'Unione. Il movimento si è dato anche un simbolo, presentato oggi, un filo blu che circonda la scritta Filo Europa e una stella su fondo bianco, che si affiancherà a quelli delle singole associazioni. “L’Europa che ha in mente Matteo Salvini, divisa in tanti Stati e staterelli sovranisti ci porta tutti in serie B” ha denunciato Marco Ghetti, fra i fondatori, aggiungendo un appello ad altre associazioni “ad unirsi con la nostra causa”. Gli organizzatori hanno sottolineato la “natura apartitica” ma non “apolitica” dell’iniziativa, con l’intenzione di raccogliere gli europeisti in tutto l’arco politico che va “da Forza Italia alla Sinistra”, un progetto che pare aderire in toto a quello di Carlo Calenda, con cui i civici pare siano in contatto costante.

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