Monastero Bose, "E. Bianchi non si è ancora allontanato"

Padre Enzo Bianchi si trova tuttora nel suo "eremo", cioè "nello stesso edificio composto da più locali e situato a poche decine di metri dal nucleo centrale della Comunità, nel quale vive da oltre quindici anni". Lo precisa in una nota padre Amedeo Cencini, delegato pontificio per la Comunità monastica di Bose: "Lì, oltre al fratello che provvede alle necessità quotidiane, riceve regolarmente altri membri della Comunità, e da lì si muove, da solo o con altri, in auto, per diverse ragioni, come ha sempre fatto. Non ha pertanto ancora dato seguito alla promessa da lui fatta di accettare, eseguendoli, i provvedimenti notificati con il decreto del 13 maggio 2020, che - osserva padre Cencini, citato dal Sir -, a conclusione della visita apostolica, è stato consegnato a lui come agli altri tre destinatari". Il delegato pontificio e la Comunità "sono fiduciosi comunque che la situazione possa sbloccarsi al più presto". Nei giorni scorsi, dopo l'uscita online di notizie sul fatto che - a tre mesi dal decreto della Santa Sede che ne disponeva l'allontanamento e a differenza dei tre confratelli che avevano subito la stessa sanzione - il fondatore della Comunità fosse ancora a Bose, Bianchi aveva diffuso un tweet di smentita, affermando: "Non ascoltate notizie fantasiose su di me. Mi sono allontanato dalla comunità da tre mesi, senza aver avuto più contatti con essa. Vivo in radicale solitudine in un eremo fuori comunità e date le mie condizioni di salute (non sono più autonomo) ho un fratello che mi visita. Amen". Oggi la precisazione del delegato pontificio.

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