MOBILITAZIONE

"Siamo alla canna del gas", cultura in rivolta

La Regione Piemonte posticipa a fine ottobre i bandi per i contributi ordinari, intanto le associazioni del settore già provate dal Covid faticano a stare in piedi e promuovono un picchetto davanti a Palazzo Lascaris. Valle (Pd): "Fare presto"

Non arriveranno prima di ottobre i bandi della Regione Piemonte per i contributi al sistema culturale. In ritardo almeno di un paio di mesi rispetto agli anni passati, che già non si erano contraddistinti per celerità se si tiene conto che si tratta di finanziamenti relativi all’anno in corso. Vuoi l’emergenza Covid, vuoi le difficoltà finanziarie di piazza Castello, che ha momentaneamente chiuso i rubinetti fino a nuovo ordine, sta di fatto che ci vorrà ancora del tempo perché le tante piccole e grandi associazioni piemontesi possano avere le risorse attese, in un periodo storico nel quale il lockdown ha quasi azzerato la loro attività (e con essa gli incassi).

Finora nel settore Cultura la Regione ha distribuito solo il bonus per i circoli con ristorazione, oltre a quello di 3 milioni di euro per le piccole associazioni culturali, nell’agosto scorso. “A mancare sono invece i contributi ordinari, né esistono contributi straordinari per le associazioni e gli istituti che svolgono attività culturali, di carattere espositivo e divulgativo e per le compagnie teatrali che in passato sono sempre state finanziate con leggi specifiche” afferma Daniele Valle, vicepresidente della Commissione Cultura, che sulla questione ha chiesto lumi all’assessore Vittoria Poggio durante un question time in aula. È stata lei stessa a fissare a fine ottobre la deadline per la pubblicazione dei bandi, il che significa procrastinare a dicembre l’erogazione delle risorse.

È la stessa assessora Poggio, nella sua risposta, a spiegare come i suoi uffici siano in effetti pronti a pubblicare i nuovi bandi ma che “l’avvio di tutte le procedure è subordinato in questa fase all’assegnazione delle risorse, che a sua volta è attualmente ferma nelle more della conclusione della ricognizione sulla situazione del bilancio regionale per l’anno in corso”.

Intanto, il mondo della cultura è in fermento e martedì 6 ottobre è in programma una giornata di mobilitazione con picchetto davanti a Palazzo Lascaris. In ballo ci sono 45 milioni distribuiti su più bandi senza i quali il sistema rischia di collassare. “Negli ultimi dieci anni abbiamo visto le erogazioni crollare del 70 per cento, poi è arrivato il Covid, ora siamo alla canna del gas” dice Gabriele Boccaccini del Comitato Emergenza Cultura che sottolinea come le associazioni siano ancora in attesa dei saldi del 2019.

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