CAMICIE VERDI & BRUNE

Diventa leghista l'ex FdI che disse: "Anna Frank è un'invenzione"

Accolta in pompa magna nel Carroccio Denise Barcellona, sostenitrice di tesi nagazioniste. Per lei pronto un seggio in Comune a Nichelino. Non ancora risolto il caso Durigon, il partito di Salvini fa il bis in Piemonte. Forti malumori nella vecchia guardia

Per un Claudio Durigon sull’uscio del ministero dopo la richiesta di reintitolare ad Arnaldo Mussolini il parco di Latina dedicato a Falcone e Borsellino, la Lega spalanca la porta e mette la passatoia delle grandi occasioni per l’ingresso di una ex di Fratelli d’Italia che fece il gesto dell’ombrello davanti alla casa di Anna Frank

Il recente “acquisto”, celebrato in pompa magna a Nichelino con la presenza del deputato Alessandro Benvenuto e dell’assessore regionale Fabrizio Ricca, porta il nome di Denise Barcellona. “Con il cuore spezzato vi annuncio la morte prematura del nostro carissimo amico e camerata”, scriveva pochi anni fa in occasione della morte di un compagno (parola che la farebbe diventare nera, ancora di più) l’ex sorella d’Italia uscita poco tempo fa da partito della Meloni sbattendo la porta e bussando a quella della forza politica dove lo zoccolo duro e originario ne ha sempre più le scatole piene di rigurgiti e nostalgie del ventennio. Parte della Lega cui evidentemente non appartengono coloro che adesso esultano potendo vedere nei manifesti il loro simbolo sotto la fotografia della “camerata” soi disant pronta a conquistare un seggio alle prossime comunali di Nichelino. 

A Torino e provincia non c’è un Mario Draghi in attesa delle, ormai scontate, dimissioni di Durigon. C’è il partito di maggioranza al governo della Regione e padrino politico (sia pure tenuto sempre più a debita distanza) del candidato sindaco Paolo Damilano (ieri al Polo del Novecento, rivendicando radici e ideali antifascisti), che si mette in orbace per accogliere colei che sotto quella foto scrisse, rivolta al simbolo della Shoa, “Direttamente sotto casa tua. Bugiarda”. 

Come fosse stata allo specchio, la Denise. Quella che spiegò: “Anna Frank è un personaggio inventato. Non è mai esistita”. Ancora lei, la probabile futura consigliere comunale della Lega, dei campi di sterminio disse: “Bisogna vedere che utilizzo ne è stato fatto. La storia la scrive chi la vince. E spesso strumentalizza”. Mai una, pur tardiva resipiscenza, mai un passo (ne sarebbero serviti milioni) indietro. Ha fatto quello dell’oca (a scanso di equivoci, quello delle camicie brune) verso il partito non ancora uscito dall’imbarazzante e divisiva questione del viceministro e del parco da intitolare al fratello del Duce. E lì tutti schierati ad accoglierla. Mancava solo l’orbace, ma fa caldo.

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