LOTTA AL COVID

Niente quarantena per i vaccinati. Super green pass quasi ovunque

Le nuove regole stabilite dal Governo. Stretta per i No Vax. Accolte le richieste delle Regioni. Meno complicata l'uscita dall'isolamento, ma forte estensione dell'obbligo del certificato di vaccinazione (o guarigione). Calmierati i prezzi della mascherine Ffp2

Niente più quarantena per i vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con dose booster ed estensione del Super Green Pass quasi ovunque. Queste, in estrema sintesi, le principali decisioni assunte ieri sera dal Governo e che entreranno in vigore, dopo la pubblicazione del decreto, dal prossimo 10 gennaio. Previsto anche un prezzo calmierato per le mascherine Ffp2 e il ritorno alla capienza al 50% negli stadi.

Dunque, aumentano le circostanze in cui sarà necessario il Green Pass rafforzato, ovvero il certificato che si ottiene con il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione. Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza sarò indispensabile per l’accesso ad alberghi e strutture ricettive, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, sagre e fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all'aperto, impianti di risalita, piscine, sport di squadra e centri benessere anche all'aperto, centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all'aperto. Inoltre il Green Pass rafforzato è necessario per l'accesso e l'utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Insieme all’estensione delle situazioni in cui è obbligatorio il Super Green Pass il Consiglio dei ministri di ieri sera ha stabilito una serie di nuove regole per quanto riguarda le quarantene. Il decreto prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, per coloro che hanno avuto contatti i contatti scatta l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 e di effettuare, ma solo se presentano sintomi, un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all'ultima esposizione al caso. Per quanto riguarda la fine della quarantena o dell'auto-sorveglianza questa prevede l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati. In quest’ultimo caso la trasmissione all'Asl del referto a esito negativo, anche in modalità telematica, determina la cessazione della quarantena o o del periodo di auto-sorveglianza.

Misure decisamente restrittive per i No Vax e importanti “aperture” che dovrebbero evitare gli attuali pesanti disagi come quello delle quarantene per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale o che lo faranno nei prossimi giorni grazie all’aumento della potenzialità della campagna di immunizzazione che, per quanto riguarda il Piemonte, dovrà garantire 55mila somministrazioni giornaliere arrivando alla fine di gennaio con circa un milione e 300 mila terze dosi completate.

Accolte di fatto le richieste delle Regioni che si erano confrontate con il Governo ieri pomeriggio dopo la lunga cabina di regia dove erano emerse posizioni non univoche all’interno della maggioranza, specie per quanto riguarda l’obbligo del Super Green Pass nei luoghi di lavoro. Di questo si discuterà nel prossimo Consiglio dei ministri anche perché, come riferiscono fonti dell’esecutivo, non si escludono ulteriori misure da adottare nel mese di gennaio, considerando l’evoluzione della diffusione del virus e la pressione sul sistema ospedaliero.

Ieri in Piemonte a fronte di 9.671 nuovi casi positivi accertati, i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati di sette unità arrivando a 99 e i ricoveri di pazienti Covid in altri reparti con un incremento di 29 posti sono arrivati a 1,147. Una situazione che sta già facendo cancellare molte prestazioni per altre patologie, con la crescente riconversione di molte corsie in reparti Covid. Parametri importanti da tenere sotto controllo per evitare di passare in zona arancione che scatta con il il superamento del 20% delle terapie intensive, il 30 dei ricoveri in area medica e l’incidenza di 150 casi per 100mila abitanti.

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