SANITÀ

Covid, raggiunto il plateau

Per gli esperti i contagi stanno per imboccare la discesa. Ricoveri leggermente sopra la media nazionale, ma lontanissimi dalle soglie di allerta. La maggior parte dei positivi è in ospedale per patologie diverse dal virus. Declino dei casi nella popolazione scolastica

In Piemonte i tassi di occupazione dei posti letto a causa del Covid superano, sia pure di poco, la media nazionale, ma per gli esperti in forza al Dirmei, il dipartimento per le emergenze, l’epidemia dovrebbe essere arrivata al suo culmine. Nel dettaglio, da un paio di settimane si sta assistendo a un calo dei casi nelle fasce di età più giovani, mentre per gli adulti si sarebbe giunti al cosiddetto plateau, con prevedibile conseguente discesa.

Gli ultimi dati attestano che la percentuale di ricoverati con o per Covid nei reparti ordinari è dell’11,5% a fronte di una media nazionale del 10,9% e del 3,2 per quanto riguarda le terapie intensive rispetto a un dato complessivo del Paese deò 2,6%. E’ dell’11,3% la positività riscontrata nei tamponi.

Nell’ultimo report viene rimarcata, per quanto riguarda gli ospedali, la distinzione tra ricoverati “con” Covid e “per” Covid. Risulta che meno del 30% di chi si trova nei reparti Covid di degenza ordinaria lo è per complicazioni causate dal virus, mentre gli altri, ovvero sono in ospedale per altre patologie, ma ricoverati in reparti Covid in quanto risultati positivi al test. L’età media è di 75 anni. Per quanto riguarda invece le terapie intensive, l’età media è di 65 anni.  Anche in questo caso il 40% si trova ricoverato a causa del Covid, mentre il 60% è positivo, ma si trova in terapia intensiva per altre patologie.

Dalle rilevazioni effettuate dall’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, sulle acque reflue emerge la dominanza della variente Omicron 5 e delle sue sottovarianti, anche se sono presenti nei test mutazioni della sottovariante Omicron BA.4 e, con bassa frequenza, della sottovariante di Omicron BA.2.75, mentre non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron Ba.3, BA.2.12.1 e BG.
Dato sotto la media nazionale quello dell’incidenza, ovvero il numero di casi per 100mila abitanti: in Piemonte presenta cala rispetto alla settimana precedente con 690.3 casi nella settimana 10-16 ottobre rispetto a 740.3 nella settimana 3-9 ottobre e a fronte del dato nazionale di 477.9.
Guardando più nel dettaglio l’evoluzione dei contagi nella varie province gli ultimi casi medi giornalieri sono stati 377 ad Alessandria, 187 ad Asti, 263 a Biella, 506 a Cuneo, 313 a Novara, 141 a Vercelli, 187 nel Vco, 718 a Torino città  e 1.431 nell’area metropolitana. 

Per quanto concerne l’incidenza si assiste a un calo che va dal 2,6 al 12 per cento nella fascia dai 19 ai 69 anni, mentre si ha un incremento dell’1,3% dai 70 ai 79 anni e dell’1% negli over 80. Rispetto alla settimana precedente la popolazione in età scolastica vede una generalizzata discesa dei casi. Nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 226.2 (-14,8%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 117.7 (-29,6%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l'incidenza è 177.3 (-22,6%), nella fascia 11-13 anni l'incidenza è 247.1 (-39,4%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 243.1 (-38,4%).

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