VERSO IL CONGRESSO

In Piemonte Schlein beve Nebbiolo

Il consigliere regionale e imprenditore vitivinicolo Marello annuncia il sostegno alla deputata "movimentista". Con lei a Palazzo Lascaris anche il chirurgo Salizzoni. Rossi sarà il candidato alla segreteria piemontese di Bonaccini. Chi appoggia Chiamparino? "Nessuno", ma guarda a Cuperlo

“Prima i contenuti”. È questo l’incipit della lettera nella quale il consigliere regionale Maurizio Marello – un passato in Azione Cattolica e nelle Acli – dichiara il suo sostegno alla candidatura di Elly Schlein alle primarie del Pd. Parte dai contenuti colui che fino a ieri veniva considerato il più a destra tra gli eletti dem a Palazzo Lascaris per spiegare perché si schiera con la candidata più di sinistra al prossimo congresso. “Credo che occorra dare una forte discontinuità al Pd rispetto agli ultimi dieci anni ed una netta radicalità sui principi e sui valori – scrive Marello nella sua lettera aperta –. Dobbiamo tornare alle ragioni fondative del Partito del 2007, alle tradizioni del cattolicesimo sociale e del socialismo riformista, che vanno però declinate nei tempi moderni”.

Marello è al primo mandato nel parlamentino piemontese dov’è stato eletto dopo essere stato sindaco di Alba, non esattamente una città rossa. Ha un’azienda vitivinicola di famiglia a Montelupo Albese nella quale produce Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. Insomma, che sia per festeggiare o per dimenticare al vino penserà lui. Oltre a lui, nel gruppo dem c’è solo il chirurgo Mauro Salizzoni a sostenere la Schlein mentre tutti gli altri consiglieri appoggiano Stefano Bonaccini. Sabato mattina sono proprio i sostenitori del governatore emiliano ad aprire la campagna con una iniziativa intitolata “Microfono aperto per un nuovo Pd” al teatro Stalker.

Anche il candidato in pectore alla segreteria regionale Mimmo Rossi ha ufficializzato il suo sostegno a Bonaccini in scia all’eurodeputato Brando Benifei con cui un paio di mesi fa ha promosso a Roma “Coraggio Pd”, una chiamata alle armi delle nuove generazioni che ha raccolto tanti amministratori e militanti e che ora ha l’ambizione di farsi corrente. Resta l’enigma legato a Sergio Chiamparino. Chi gli ha chiesto, prima di Natale, lumi sul suo orientamento è rimasto deluso. Chi appoggia l’ex sindaco e governatore? “Nessuno”, ha risposto laconico. Anche se c'è chi scommette che, alla fine, per non restare fuori dal giro, orienterà la sua preferenza su Gianni Cuperlo, figlio legittimo di quella famiglia di cui lui è, a Torino, uno dei capostipiti.

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