SANITÀ

Asl, niente master niente incarico.
Stop agli aspiranti direttori sanitari 

Decimato il nuovo elenco. Molti non hanno frequentato il previsto corso di management. Ad alcuni sarebbe stato risposto che non c'erano più posti. Ritardi sulla lista per le nuove nomine. Prima di tutte quella di Azienda Zero

Si prospetta una pesante decimazione degli aspiranti direttori sanitari, pronti a ricoprire posizioni di vertice nelle aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte, ma bloccati da un bel pasticcio burocratico. La consegna alla giunta regionale dell’elenco degli idonei a quel ruolo da parte della commissione esaminatrice presieduta dall’ex manager sanitario Paolo Tofanini era attesa per i giorni scorsi, ma proprio il ritardo ha portato alla luce un inghippo che oltre a far svanire le aspirazioni di più di un medico, sta provocando forti irritazioni nell’assessorato retto da Luigi Icardi.

Nel corso del vaglio dei requisiti richiesti agli aspiranti numeri due di Asl Aso è emerso che non pochi tra l’ottantina di professionisti che hanno presentato la domanda per essere inseriti nell’elenco regionale non avevano fornito i documenti che attestano la frequenza e il superamento del corso di management sanitario. Un requisito previsto dalla legge nazionale, in assenza del quale la commissione non potrà che escludere i diretti interessati dall’elenco da cui i direttori generali sono obbligati ad attingere i loro più stretti collaboratori. Qualcuno probabilmente riuscirà a farlo anche se il corso lo avrà seguito in altre regioni, ma il grosso guaio riguarderebbe invece proprio il Piemonte. Ci sarebbero addirittura delle mail che partite dall’allora quartier generale della sanità piemontese di corso Regina Margherita con spiegazioni forse troppo tranquillizzanti rispetto all’impossibilità di esaudire le richieste per mancanza di posti. Durata di circa un anno, docenti spesso forniti dalle Università, i corsi di formazione manageriale non sono certo una novità, ma qualcosa dev’essere andata storta se la mancanza di quel requisito non è un caso isolato tra i candidati passati al vaglio della commissione, tanto da ritardare i tempi per il completamento dell’elenco.

Alla troika presieduta da Tofanini serviranno ancora un po’ di giorni per completare le verifiche e valutare eventuali presentazioni tardive degli attestati, ma soprattutto per stabilire quanti saranno coloro che resteranno fuori dall’elenco. L’ipotesi, circolata, di una sanatoria magari con l’impegno a recuperare la formazione mancante pare del tutto esclusa, rimandando coloro che non saranno ammessi a un futuro bando nei prossimi anni e, soprattutto, dopo aver frequentato il corso. 

Ad attendere il nuovo elenco è anzitutto l’Azienda Sanitaria Zero dove per l'attuale direttore sanitario Gianluca Ghiselliè pronto il nuovo dipartimento di Emergenza e Urgenza della stessa super Asl, da poco nelle mani del direttore generale Adriano Leli. Il futuro ruolo consentirebbe a Ghiselli di andare, come si vocifera da tempo, nel team medico delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 che già vede come chief medical officer Giuseppe Massazza, direttore di ortopedia e traumatologia della Città della Salute che con Ghiselli aveva già lavorato ai Giochi Invernali di Torino 2006.

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